Regia di Gregory Ratoff vedi scheda film
Un film sull'impossibilità di abbandonarsi totalmente ai sentimenti,filtrato forse da un moralismo all'epoca censorio(perchè si ritorna volenti o nolenti all'unione familiare) ma che riesce a cogliere con poche pennellate l'essenza del melodramma,l'amore impossibile a cui abbandonarsi è solo chimera irraggiungibile quando ci sono i doveri familiari di mezzo.La Bergman è luminosissima,da sola dona la luce a un film che forse altrimenti non brillerebbe di suo,è accompagnata da un Leslie Howard inappuntabile e serioso che ha la modestia quasi di fare da spalla alla nuova stella hollywoodiana di nazionalità svedese qui al suo esordio americano.Intermezzo è un piccolo film che indugia sulla malinconia di un sentimento perduto,allo stesso tempo diviene la magnificazione della nobiltà d'animo di una donna da condannare per la publbica morale(figuriamoci che cosa si potesse pensare di una relazione extraconiugale negli anni '30) e che invece ha la forza di farsi da parte a costo di dolore e di indicibile sofferenza.E il film declina questo dramma interiore senza esagerare con espedienti lacrimogeni ma in modo assai misurato.Ed è un grande merito per una pellicola come questa....
regia misurata al servizio di una nuova luminosissima diva
dona luce la film
inappuntaile
ok
non male
brava
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