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I Don't Want to Sleep Alone

Regia di Tsai Ming-liang vedi scheda film

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La recensione su I Don't Want to Sleep Alone

di alan smithee
10 stelle

Il grande regista di Vive l'amour torna al triangolo amoroso, quasi come in una variante ancor piu' bizzarra del suo film piu' famoso e premiato. La stramba vicenda e' ambientata in una Kuala Lumpur devastata da un inquinamento che costringe i piu' all'utilizzo di mascherine protettive, che rendono ancora piu' asettici i rapporti umani, gia' ridotti all'osso. Le vite di tre individui sostanzialmente soli si intrecciano come in Vive l'amour: ognuno di loro e' combattuto da una necessita' di affetto piu' che di eros, da un desiderio di contatto umano che renda meno statica ed insignificante una vita di solitudini che una giugla di squallore e cemento impone al formicaio umano che la popola.
Questo ulteriore splendido film del regista taiwanese (ma di origini malesi), che procede quasi muto analizzando atti, comportamenti e vicissitudini ordinarie dei suoi tre solitari protagonisti, e' un ulteriore omaggio al cinema dell'incomunicabilita' e del gelo dei sentimenti. Un cinema che sarebbe piaciuto ad Antonioni, un'opera che denuncia lo sfascio dei sentimenti umani, situazione che va di pari passo con la disgregazione materiale di cose ed esseri viventi, sprofondati sempre piu' nel maleodorante abisso della consunzione e della trascuratezza. I nostri tre protagonisti si salvano solo giungendo al compromesso che meglio condividere una persona cara che perderla e vivere in solitudine. Il dormire assieme diventa un modo di assaporare la serenita' del riposo, da condividere  con la sicurezza di non essere piu' soli nell'indifferenza. Affetto piu' che amore, carezze e massaggi piu' che sesso, voglia di sopravvivere con pochi valori ma genuini e schietti come la squallida realta' circostante. Lee Kang-sheng. attore feticcio da sempre del regista, conosciuto poco piu' che ragazzo, sopravvissuto a molte perversioni dei bei film precedenti (e successivi a questo) ed ora uomo maturo, ricopre qui due ruoli, quello dell'uomo ferito al mercato, e quello del paziente in coma accudito dalla donna che poi verra' attratta irresistibilmente dal suo clone. Stile e narrazione unici di uno dei miei autori preferiti in assoluto.

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