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Il giorno prima

Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film

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La recensione su Il giorno prima

di mm40
7 stelle

Dopo la tragedia di Chernobyl il mondo si sta sensibilizzando al pericolo di una nuova catastrofe nucleare. Ecco quindi che quindici volontari vengono rinchiusi in un bunker antiatomico superequipaggiato per testarne le reazioni in caso di permanenza per un lungo periodo. Tutto comincia nella maniera più tranquilla e pacifica, naturalmente, ma molto presto i volontari oggetto di studio prendono a manifestare le reazioni più sconfortate e preoccupanti. Soprattutto quando arrivano notizie inquietanti dal mondo esterno.


La firma di Piero Angela tra gli sceneggiatori è di per sé un motivo più che sufficiente per invogliare alla visione di questo film. Che, oltretutto, è una regia di Giuliano Montaldo e sfoggia un cast internazionale a dir poco eccezionale. Ma torniamo ad Angela: da un suo soggetto si sviluppa il copione, scritto da Angela-Montaldo-Brian Moore-Jeremy Hole, con la collaborazione degli inossidabili Leo Benvenuti e Piero De Bernardi; si tratta dell'unico lungometraggio a soggetto su cui il Nostro ha lavorato e, a conti fatti, la sua esperienza nel mondo del cinema può dirsi chiusa in attivo. Perché Il giorno prima è un lavoro non solo impeccabile dal punto di vista della confezione – e sicuramente il budget derivante dalla coproduzione italo-franco-canadese-americana ha aiutato in tal senso – ma anche colmo di suggestioni e di riflessioni interessanti sulla postcontemporaneità, ovvero sul mondo della tensione atomica. La guerra fredda è forse ancora un po' troppo presente in questo film datato 1987, che però risulta illuminante per altri versi ancora oggi; solo per suggerire un paragone più leggero, la situazione dei quindici osservati nel bunker non si sviluppa in maniera tanto differente dalla trama di una qualsiasi edizione del Grande fratello o di qualche analogo reality show televisivo di un quarto di secolo (e oltre) successivo. La forza maggiore del film è forse quella di rimanere sempre verosimile, di non scendere mai nei meandri allucinati del distopico, pur mettendo in scena una vicenda tanto apocalittica; questo lo rende vivo, urgente e importante al di là del lato meramente estetico o dell'intrattenimento in sé. Tra gli attori: Ben Gazzara, Flavio Bucci, Ingrid Thulin, Burt Lancaster, Joseph Erlandson, Andrea Ferreol, Kate Nelligan, Zeudi Araya, Andrea Occhipinti e Kate Reid. Musiche: Ennio Morricone; fotografia: Armando Nannuzzi; montaggio: Ruggero Mastroianni. 7/10.

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