Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Questo film di Paolo Sorrentino, come "Le conseguenze dell'amore", ha il carattere di una favola imprigionata, a cui è impedito lo sbocco verso il lieto fine. Se, nella pellicola precedente, ai due protagonisti era precluso il "vissero felici e contenti", qui l'orco è condannato a restare tale per sempre, a succhiare i sogni e la giovinezza delle sue vittime, senza, però, poterne trarre alcun sollievo rispetto all'abissale squallore della sua esistenza. Per questo motivo Geremia non può altro che essere assolutamente brutto, sia dentro sia fuori, inchiodato alla sua plastica mostruosità. È una “bestia” il cui incantesimo non si potrà mai spezzare, perché, in questa fiaba adulterata, alla “bella” Rosalba è negato ogni potere magico e salvifico.
Si trasforma, miracolosamente, da normale essere umano in un individuo repellente ed inguardabile. Non è certo solo merito del trucco. La sua capacità di immedesimazione ha dell'incredibile.
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