Regia di Roger Corman vedi scheda film
Abbiamo visto molti film sul genere, qui c'è un'ottima sceneggiatura di Robert Towne, ma la storia si ripete con la variante della donna, che rappresenta il simbolo della riproduzione possibile e unica e quindi la guerra fra i due maschi è più che naturale. Corman, come sempre, ha delle idee ottime, ma riguardo alla scelta e alla direzione degli attori ha sempre dato un'importanza minima, ed è quella che a lungo andare e nel tempo è messa più nel piano del demerito. Certo i mezzi a disposizione sono minimi, e la cosa si nota non poco, ma qui era importante dare respiro ai rapporti fra i tre, e dopo un inizio di semina efficiente, il film continua in un passaggio sempre più stretto, ma poco incisivo da parte degli interpreti, che in una storia come questa hanno un'importanza più che rilevante e quello che colpisce è che il fatto che ha causato il disastro non viene neanche sfiorato né dal regista né dagli interpreti
Una storia apocalittica
Il re del cinema indipendente, ma spesso non curava il necessario nella realizzazione, faceva dell interessanti produzioni, sempre povere, ma che ha lui rendevano il massimo
La donna che scaturisce il guerra
Il amrito farabutto
Il giovane più di sani principi, non adatto alla recitazione come invece lo è per al sceneggiatura
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta