Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Un ritorno al grande cinema di Fellini, con questo film ha davvero toccato tutte le corde giuste, perché sappiamo benissimo che questo regista, grande genio del firmamento mondiale, da un certo momento in poi ha dato al cinema delle prove che scrutavano altri lidi e nell'insieme non sempre è riuscito a rendere omogenia la sua opera, pur raggiungendo a tratti momenti felicissimi di grande cinema: Qui tutto funziona nella storia nel montaggio nella musica, nella vivacità dei personaggi , per l'ironia perfetta e calibrata, che si avvale di fantasia e sogno. Cristaldi ha ridato vita ad un autore che doveva non poco penare per poter mettere in atto le sue fantasie cinematografiche; una sceneggiatura elaborata benissimo e corale fatta in linea con Tonino Guerra e per questo duetto dobbiamo davvero applaudire oltretutto affrontano un tema a loro caro come Rimini. Viene fuori un passato rivisitato e fantasioso, allargato e deformato dall'occhio del presente che si gode lo spettacolo. I temi cari a Fellini vengono fuori tutti in maniera giusta e calibrata, le deformazioni o le esagerazioni sono tutte necessarie, le scenografie sono tutte rifatte, come quasi sempre è successo nel suo cinema, e proprio per questo hanno un sapore del ricordo ritoccato dal piacere di rivisitare, un posto e suoi personaggi. Tutto viene rivisto e ricomposto, ma mai gonfiato fuori misura, il rispetto per un mondo che ci ha formati è dovuto e voluto; qui si raggiunge il senso del racconto popolare come quasi mai il regista è riuscito ed ha voluto fare, comunque siamo lontani dalle macchiette, ma è più che altro un bell'affresco popolare e pieno di amore. La visione fascista e quindi del momento storico è perfetta e messa alla berlina nella maniera giusta, con suoi personaggi tipici che delineano con cura un periodo rivisto con ironia senza sbavature.
Commento musicale mitico e manifesto altrettanto perfetto che rende benissimo la visione del film. Ottimo successo al botteghino, mi ricordo la sala cinematografica piena e divertita.
Una storia corale perfetta e resa al meglio
Nino Rota è geniale ed in sintonia più che mai
Una prova di regia perfetta e partecipata in maniera decisamente fenomenale
Il protagonista che prende il filo in mano. Attore che cercò il successo che gli era stato promesso, ma che non resisté a lungo
la madre e moglie fieramente romagnola, anche se lei era fieramente napoletana, ma grande attrice e quindi.. perfetta.
Il ruolo del padre effcicace e divertente
Prese i8l ruolo della Milo, e lo portò vabnti in maniera personale e senz'altro migliore
Lo zio matto, personaggio quasi simbolo del film ed indimenticabile: Voglio una donna.. in cima all'albero
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