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Il ponte

Regia di Bernhard Wicki vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il ponte

di Ethan01
8 stelle

Spiazzante film anti-militarista.

"Il Ponte" (Die Brucke), è sicuramente uno tra i più potenti e vibranti film anti-militaristi: anche senza raggiungere la perfezione di film coevi come ad esempio il capolavoro di Kubrick "Orizzonti di gloria" è una di quelle opere, magari a tratti sgradevoli, poco digeribili per un certo tipo di pubblico, che riescono a fare toccare con mano l'orrore e la follia della guerra.

La storia è abbastanza semplice: sul finire della seconda guerra mondiale un gruppo di giovani liceali viene reclutato nell'esercito nazista e viene messo a presidiare un ponte che deve essere fatto saltare prima dell'arrivo degli americani.

Il film si può idealmente dividere in due parti: la prima, nella quale vengono presentati i protagonisti, la loro vita, tra la scuola e la famiglia; la seconda parte, nella quale i ragazzi si devono confrontare con la realtà della guerra.

La storia ci ha insegnato che ad un regime totalitario niente più dell'ideologia, dei mezzi "di distrazione di massa" serve a plasmare il popolo, a infiammarlo e a scatenarlo in una determinata direzione, contro quello che viene indicato come il nemico.

Come scrisse Bertolt Brecht: "Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico. La voce che li comanda è la voce del loro nemico. E chi parla del nemico è egli stesso il nemico." Questi ragazzi infatti sono stati strumentalizzati a tal punto dall'ideologia nazista da diventare delle vere e proprie macchine da guerra mandate al macello, decise a compiere fino alla fine il loro dovere.

Essi non possono certo sapere che "il vero nemico" è proprio l'ideologia che li guida, che essi difendono e credono nobile.

E a nulla valgono gli avvertimenti dei pochi che cercano di proteggerli.

Il film ha un taglio quasi documentaristico, privo di orpelli o particolari ricercatezze, scevro da qualsiasi tipo di compiacimento e con una sensibilità che ricorda da vicino il Neorealismo.

La parte finale poi è di una crudezza che prima di quel momento non doveva mai essersi vista al cinema, e girata con uno stile che nulla ha a che vedere con i canoni hollywoodiani del genere.

Uno conclusione spiazzante, dove anche gli innocenti (terribile la scena in cui l'anziano che aveva implorato i ragazzi di fuggire viene ucciso dal colpo del bazooka), gli inermi (il soldato americano disarmato che urla ai ragazzi di andarsene) e gli stessi commilitoni tedeschi (che cercano di far saltare il ponte) finiscono per pagare il prezzo di una irrazionale (e soprattutto inutile) esplosione di follia.

Cast di attori pressoché ignoti ma perfetti, tra i quali spiccano Gunter Pfitzmann (il Sergente Heilmann), Wolfgang Stumpf (Stern, l'insegnante), ma soprattutto l'anziano signore (del quale non sono riuscito ad individuare il nome) che cerca di dissuadere i ragazzi dal presidiare il ponte.

A quanto pare ispirato a un episodio realmente accaduto durante la guerra, il film è stato subito ingiustamente dimenticato, senza aver avuto molta circolazione al di fuori dell'Europa. 

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