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L'incubo di Darwin

Regia di Hubert Sauper vedi scheda film

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La recensione su L'incubo di Darwin

di lamettrie
8 stelle

Un ottimo documentario sul capitalismo, e la globalizzazione, che ne è l’ultimo frutto più maturo, assieme alle crisi finanziare pianificate, terribili per i più.

Ha la pecca di essere un po’ troppo lungo in quanto prolisso: tante parti si potevano ridurre. Comunque coglie nel segno: fa capire l’impoverimento, morale ed economico, che noi occidentali (almeno col voto ai tradizionali partiti di maggioranza, che tale politica estera ed economica l’hanno sempre promossa), causiamo al terzo mondo, perché ciò ci fa risparmiare.

Povertà impressionante, ignoranza, sono anche prodotti dello sfruttamento di noi occidentali, oltre che dell’ignavia locale, come vien detto nel film. Esattamente come le vie di fuga che sono quasi tutte disumanizzanti (dipendenze: i bambini usano droghe e tabacco; diventare criminali, in quanto solo la violenza permette di avere qualcosa più degli altri; arruolarsi nell’esercito; prostituirsi per l’equivalente di 10 euro a notte per degli europei, talvolta ubriachi fino ad ammazzare le stesse meretrici…).

Le condizioni igieniche sul lavoro sono raccapriccianti, così come quelle della sicurezza: ogni tanto qualcuno finisce tra le fauci del coccodrillo; ma la miseria impone quel rischio.

Chiaro è pure lo sbilanciamento economico tragico, creato dagli occidentali: il pesce importato è di buona qualità e da lì si compra a buon mercato qui da noi, mentre è troppo caro per gli indigeni, che ne possono prendere solo degli scarti immondi. Non hanno alternative, vista la loro miseria, con la contraddizione che si parla di una terra che pure è ricchissima di materie prime.

Importanti anche altre sottolineature. Gli occidentali hanno interesse a creare guerre civili: pagano il pesce mica con i soldi, ma con le armi. Finanziano così i dittatori locali: che sospendono ogni diritto civile in nome della pace, e che fanno fare affari d’oro ai tanto civili europei. Questo, da almeno due secoli, è un tratto distintivo del capitalismo che ha preso in mano la politica in Occidente.

Inoltre l’equilibrio faunistico del lago è stato distrutto dall’importazione forzata del persico del Nilo, operata nei modi del grande capitale: in nome del risparmio, ma nel pieno disinteresse se l’innovazione provoca disastri ad altri.     

 

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