Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
Un criminale con una bomba già innescata sta salendo in ascensore al piano 17 di un palazzo, verso gli uffici di una potente banca. Con lui ci sono due ignari impiegati, l'ascensore si blocca e la situazione si fa molto drammatica.
Piano 17 è la terza regia dei Manetti bros., a cinque anni dall'esplosione di popolarità con Zora la vampira (2000) e ulteriori tre dal debutto low budget comunque non passato inosservato, cioè Torino boys, del 1997. Sostanzialmente quello che sarà in seguito riconosciuto come lo stile dei fratelli registi qui si è già delineato: in particolare in questa pellicola si può rilevare con facilità l'atteggiamento autoironico non per questo privo di ambizioni artistiche, che porta i due Manetti e i loro cosceneggiatori Giampaolo Morelli (anche protagonista) e Anatole Pierre Fuksas a mettere in piedi una specie di noir all'italiana, con personaggi dotati di chiari risvolti leggeri e situazioni stereotipate ammannite a iosa nel piatto dello spettatore. La collaborazione con Morelli portava contemporaneamente i Manetti - con l'eminenza grigia di Carlo Lucarelli dietro le quinte - a sfornare la serie televisiva di grande successo L'ispettore Coliandro. Nel cast di Piano 17 troviamo inoltre Enrico Silvestrin, Massimo Ghini, Elisabetta Rocchetti, Giuseppe Soleri, Antonino Iurio e per finire Valerio Mastandrea e il regista di genere (omaggio assolutamente dovuto) Enzo G. Castellari in comparsate. Il ritmo e la voglia di stupire, con una produzione certamente non ricchissima, compensano la sottigliezza dei contenuti. 4/10.
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