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Piano 17

Regia di Manetti Bros. vedi scheda film

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La recensione su Piano 17

di GIANNISV66
8 stelle

Bella sorpresa questa pellicola firmata dai Manetti bros. che vede protagonista il bravo (e diciamolo, pure simpatico) Giampaolo Morelli, il quale un anno dopo sotto la direzione degli stessi Manetti porterà in televisione uno dei più riusciti personaggi televisivi di questo ultimo decennio, L'Ispettore Coliandro.
Ora anche se in Piano 17 non c'è la mano di Carlo Lucarelli, bisogna dire che i Manetti dimostrano di conoscere a menadito le regole del thriller e confezionano una pellicola che ha tutto per rendere felici gli amanti della suspance.
A parte il fatto che Morelli qui interpreta un criminale (ancorché simpatico ed accattivante) come Marco Mancini mentre nella serie televisiva veste i panni del poliziotto, bisogna dire che i due personaggi sono molto diversi e dare merito all'attore di aver dato grande credibilità ad entrambi.
Se Coliandro è un casinista che una ne pensa e cento ne combina finendo per risolvere i suoi casi grazie alla sua tenacia ma anche a qualche colpo di fortuna, Mancini è un duro vero, parte di una banda di criminali, obbligato con un ricatto a espletare una missione (deve mettere una bomba in un ufficio per distruggere dei documenti) che cerca di eseguire nel modo più rapido ed essenziale.
Proprio il tempo della bomba (che esploderà un'ora e mezza dopo l'innesco) scandisce il tempo del film. Mancini si trova, e non certo per un caso come si scoprirà, bloccato in ascensore per di più con due “compagni” inattesi, la segretaria-amante di un dirigente la cui azienda ha sede in quel palazzo (Elisabetta Rocchetti) e un giovane impiegato della stessa società innamorato segretamente di lei (Giuseppe Soleri). Bisogna dare atto ai due attori di aver coperto con bravura i rispettivi ruoli, dimostrandosi validi comprimari di Mancini-Morelli.
Bloccati in ascensore, dunque, i tre rivivono le rispettive vicende attraverso flash-back, e qui i Manetti hanno dimostrato davvero qualità notevoli dosando con grande attenzione i tempi e non facendo perdere alla narrazione un grammo di tensione.
E mentre Mancini spera in un intervento che sblocchi l'ascensore e lo tolga da una situazione a dir poco spinosa, fuori ad attenderlo ci sono i suoi complici, Pittana (un Enrico Silvestrin veramente da applausi nei loschi panni del cattivo della situazione) e Borgia (Antonino Iuorio, indimenticabile in una scena davvero esilarante in cui viene infastidito da un venditore ambulante interpretato, in un cameo, da Valerio Mastandrea).
Su tutto aleggia il fantasma dell'ex capo-banda, Matteo Mancini (Massimo Ghini), ucciso in condizioni non del tutto chiare durante una rapina in banca (e le modalità della sua morte saranno la chiave per capire molti degli accadimenti)
Insomma una pellicola veramente notevole, un thriller in cui la tensione alle stelle va a braccetto con una giusta dose di ironia, la dimostrazione che se si hanno idee valide anche con un budget risibile è possibile produrre un lavoro eccellente.
E da questo punto di vista Piano 17 è l'erede diretto di quelle pellicole italiane di “genere” degli anni '70, che da qualche tempo a questa parte (grazie anche a illustri interessamenti dall'estero) stanno vivendo una giusta rivalutazione.
Quanto i Manetti siano debitori di quel modo di fare cinema lo fanno poi intendere loro stessi, regalando un piccolo cameo (non certo per caso) a Enzo G. Castellari.
Nota finale: Silvestrin e Soleri li rivedremo al fianco di Morelli ne l'Ispettore Coliandro, e il primo, che in questo film interpreta la parte del perfido antagonista, nella serie televisa vestirà i panni dell'amico fidato (mentre in quelli dell'agente Gargiulo, Soleri resterà un po' intrappolato nella tipologia del personaggio di Piano 17). Un fatto non casuale dato che il progetto Coliandro era già in elaborazione dal 2003, anche se poi irromperà nei nostri teleschermi solo tre anni dopo. E come tutte le cose che funzionano (e alla grande) è stato cassato dalla RAI (e io mi domando a che pago il canone a fare........)
 

Sulla trama

Una valigia, una bomba, tre personaggi uno dei quali non è quello che appare agli altri due, un ascensore bloccato e novanta minuti per levarsi da una situazione.....esplosiva

Sulla colonna sonora

Del duo genovese Pivio e Aldo De Scalzi (fratello del Vittorio dei New Trolls), che hanno curato (è il caso di dirlo....?) pure quella de L'Ispettore Coliandro

Cosa cambierei

Cambierei i connotati a chi ha boicottato in TV L'Ispettore Coliandro

Su Giampaolo Morelli

Credo di non sbagliare dicendo che Morelli ha le carte in regola per affermarsi come uno dei migliori attori del panorama italiano, anche se finora lo hanno ingabbiato in parti poliziesche sia in ruoli da sbirro che da delinquente. Lo aspetto in un ruolo che lo valorizzi.

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