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Piove sul nostro amore

Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Piove sul nostro amore

di ethan
6 stelle

Due giovani, David (Birger Malmsten) e Maggi (Barbro Kollberg), lui appena uscito di prigione, lei incinta, si incontrano per caso su un treno e subito nasce un'intesa, osteggiata ben presto da tutte le persone che verranno a contatto con la coppia.

'Piove sul nostro amore', secondo film di Ingmar Bergman, girato sempre nel 1946, è un lieve passo indietro in termini di valore complessivo rispetto al precedente: l'autore opta stavolta per toni più leggeri, intrisi comunque di un'amarezza e di un pessimismo di fondo, nonostante il lieto fine, identificabili nello stuolo di personaggi che, man mano si parano davanti ai due ragazzi - individui che hanno si i loro scheletri negli armadi ma che tentano in tutti i modi di divenire rispettabili e (ri)costruirsi una vita - non fanno altro che sospettare e diffidare di essi, come ad esempio l'uomo che fa loro firmare un atto d'acquisto della casa, ben sapendo che il terreno verrà espropriato, il reverendo che li tratta malamente quando vogliono regolarizzare la loro relazione (con tale personaggio l'autore mostra un'aspra critica del padre), il datore di lavoro di David che, sobillato dall'infida moglie, lo incolpa di furti vari, il solerte addetto del comune (grande breve apparizione di Gunnar Bjornstrand) che gli intima lo sfratto ed infine il pubblico ministero nel processo, tratteggiato in maniera ai limiti del grottesco.

Da questa sequela si salvano solo quello che appare una specie di angelo custode, che difenderà David a processo e lo stravagante duo di girovaghi, altre figure che rivedremo spesso nei successivi film.

Il film, anche se presenta delle innovazioni linguistiche rispetto a 'Crisi', come ad esempio un maggior ricorso al primo piano, non funziona nell'amalgama generale tra le molteplici situazioni e fatti che accadono, più di una volta non ben articolati tra loro e a livello di sviluppo della storia ma è comunque da giudicare positivamente per tutti gli altri fattori positivi precedentemente elencati e, va da sè, per la consueta bravura degli interpreti.

Voto: 6½ (v.o.s.).

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