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Venga a prendere il caffè da noi

Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film

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La recensione su Venga a prendere il caffè da noi

di mmciak
10 stelle

"Venga a prendere il caffé da noi" diretto nel
1970 da Alberto Lattuada,devo dire che l'ho
trovato splendido.

La storia si svolge a Luino e racconta
che Emerenziano Paronzini,
vice-capo servizio nell'ufficio
distrettuale decide,in età matura,di sposarsi con una
delle sorelle Tettamanzi:Tarsilia, Camilla e Fortunata.

Scelta quest'ultima, si trasferisce in casa delle tre,
che lo coccolano insieme alla domestica Caterina,
diventando presto amante di tutte quante.

Il Film prodotto dalla Mars Film produzione
è tratto dal Romanzo "La spartizione"
di Piero Chiara,ed è diretto da un grande
del nostro Cinema come Alberto Lattuada,
che lo adotta e si circonda di bravi sceneggiatori
come appunto Chiara,Adriano Baracco
e Tullio Kezich,e si mette nelle mani
di un grandioso Ugo Tognazzi che ci sta
a pennello e straordinario nel ruolo di Emerenziano Paronzini,
e per molti tratti offusca i comprimari,
dove decide di mettersi apposto entrando nella
casa delle sorelle Tettamanzi, ereditiere di un bel
pò di soldi lasciato dal padre, "patrocinatore legale"
con la passione per la scienza e la biologia,morto di infarto.

Allora diviso tra l'etica del lavoro,
dove si dimostra inflessibile
con i raccomandati,si sente ormai "arrivato"
e contempla e applica i principi
dello scrittore Paolo Mantegazza,
che sarebbe che un uomo, a una
certa età, deve poter star bene
deve avere le 3 C: carezze,caldo,comodo.

Il regista è bravo a descrivere la borghesia perbenista
e repressa di provincia,e punta l'obbiettivo
sulle voglie di ognuna delle sorelle con l'ambizione
di conquistare il ragioniere e costruisce una
Commedia satirica che è uno specchio di un
Italia dove le relazioni umane sono complesse
e confuse,dove l'arrivismo e il fulcro di tutto.

Il tutto si snoda intorno a questa casa,ma anche
dove i cittadini vedono il ragioniere che si installa
dentro con invidia e pettegolezzi,ed è memorabile
le scene con le numerose passeggiate delle sorelle in compagnia
per le vie principali del paese,con sottofondo
le splendide musiche di Fred Bongusto dove
dentro c'è "Vivienne" che è una canzone bellissima.

Le tre sorelle sono delle bravi Attrici come
Francesca Romana Coluzzi,che più di tutte ha
voglie represse,Milena Vukotic e Angela Goodwin,
che stanno benissimo in questo ruolo e figura
anche la splendida Valentine,nel ruolo di Caterina,
la cameriera che spia quando
il ragioniere va nelle stanze
di ognuna delle sorelle alle 1.15,che è molto brava
per essere al primo Film.

Poi figurano:

Jean Jacques Fourgeaud-Checco Rissone-Piero Chiara-
Antonio Piovanelli-Natale Nazzareno-Carla Mancini
e lo stesso Alberto Lattuada,nel ruolo del dottore.

Invece nel reparto tecnico segnalerei oltre
le già citate musiche,la Fotografia di Lamberto Caimi
e le scenografie di Vincenzo Del Prato,che rendono
una buona messa in scena.

In conclusione Lattuada realizza il suo
capolavoro realizzando una Commedia
satirica,che ci descrive la repressa
e ipocrita borghesia perbenista
di provincia in modo lucido e appassionato,
dove davanti al conto in banca passa tutto anche l'amore,
e riesce a coinvolgerti a dovere e rappresentare
il tutto centrando il bersaglio,anche grazie a Ugo
Tognazzi in uno dei suoi migliori personaggi,
e sceglie anche di fare un finale amaro,
diventando tutto il complesso memorabile.

Il mio voto: 8,5.

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