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L'adolescente

Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film

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La recensione su L'adolescente

di undying
6 stelle

Commedia sexy ispirata dal più celebre "Malizia" (1973) di Salvatore Samperi, gemellata - per via del contributo in sceneggiatura di Piero Regnoli - con il contemporaneo film di Edoardo Mulargia ("La figliastra", 1976).

 

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Sicilia. Vito Gnaulla (Tuccio Musumeci) s'invaghisce di Grazia Serritella (Daniela Giordano), un'attraente farmacista che, per volere testamentario del nonno, non può sposarsi sin quando è in vita il padre don Salvatore, a tutti gli effetti l'unico amministratore dei beni ereditati. Scoperto che la figlia ha uno spasimante, don Salvatore muore di crepacuore. Per entrare in pieno possesso dell'eredità del nonno, Grazia deve quindi convolare a giuste nozze. Lo fa proprio con Vito, ma solo per interesse: così mentre il marito, in trasferta a Roma, si occupa dell'acquisita società di import export, lei è libera di incontrarsi con il suo geloso e unico amante, Antonio. Dopo un anno di matrimonio, durante il quale Vito non ha ancora consumato, Grazia ospita la nipote Serenella (Sonia Viviani), rimasta orfana. Nipote che finisce, seguendo un preciso piano, per sedurre lo zio, facilitata anche dal fatto che quest'ultimo si trova in piena crisi d'astinenza.

 

"La bambina... fa venire i brividi."

(Vito, dopo aver incontrato la nipote)

 

"Una girandola di situazioni piccanti con un'adolescente bellissima, morbida e vellutata. Uno spettacolo audace e malizioso realizzato al limite del consentito."

(Tagline)

 

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Sulla linea di Malizia (Salvatore Samperi, 1973), ossia con intrigo erotico-familiare in area meridionale, ma decisamente con un impianto più ironico, Aldo Crudo, Alfonso Brescia e l'infaticabile Piero Regnoli scrivono la sceneggiatura di questa commedia sexy, inizialmente pensata con il titolo La farmacista [1], poi mutato in La gioventù è bella [2] e infine passato in censura come L'adolescente. Al pari dei tanti lungometraggi diretti dall'eclettico Alfonso Brescia (regista che ha attraversato tutti i generi immaginabili, arrivando ad essere l'unico vero rappresentante del cinema di fantascienza italiano), anche questo è stato realizzato in tempi brevi e a basso budget. Ma ha la particolarità di offrire un cast piuttosto interessante, che contempla celebrità con un passato di rilevante interesse (Giacomo Furia e Aldo Giuffrè), volti emergenti (Sonia Viviani) e stelline del cinema erotico dell'epoca (Malisa Longo, Dagmar Lassander e ovviamente Daniela Giordano [3]). Nel ruolo principale compare Tuccio Musumeci, un attore solitamente destinato a ruoli marginali, ma che riesce a dare al suo personaggio un carettere grottesco e aspetto giustamente caricaturale (quasi da fumetto comico-erotico del periodo), pienamente riuscito.

 

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L'adolescente: Tuccio Musumeci e Sonia Viviani 

 

Alfondo Brescia appare nei crediti con il suo vero nome, probabilmente consapevole della qualità dell'operazione, in fin dei conti superiore rispetto allo standard. E non solo per il cast, ma anche per la dinamica regia, immagini ben rese dalla buona fotografia di Silvio Fraschetti e per l'efficacia della colonna sonora opera del grande Alessandro Alessandroni, alternata con indovinate rielaborazioni di due brani classici: Il volo del calabrone di Nikolaj Andreevi Rimskij-Korsakov e il Bolero di Maurice Ravel. Vivacemente animato anche nei dialoghi, L'adolescente riesce a strappare più d'un sorriso, mantenendo un registro erotico spinto, senza però mai eccedere nel nudo. Sonia Viviani assume pose provocanti, mentre legge giornaletti tascabili Ediperiodici, nella vasca da bagno o sotto alle coperte. Ma più spesso indossa reggiseni, mutandine e reggicalze, accessori ai quali tocca quindi il ruolo di accentuare l'aspetto erotico, per il resto garbatamente rappresentato, oltreché dalla sensuale presenza della protagonista, dalle altrettanto affascinanti Malisa Longo (interpreta la psicologa tedesca Marlene, una femminista lesbica) e Dagmar Lassander (è Katia, la segretaria russa amante di Vito). Un film, insomma, frizzante ed energico, che riesce a trattare temi eticamente deplorevoli (da anni ormai del tutto tabù per le produzioni cinematografiche) con un insistito e predominante registro ironico, che ne attenua l'effetto scandaloso. Essenziale, anche se limitato a uno sketch di pochi minuti, l'esilarante intervento di Aldo Giuffrè, nei panni di un maresciallo dei carabinieri piuttosto cinico e sboccato.

 

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L'adolescente (1976): scena

 

Un film gemellato con La figliastra 

 

Realizzato lo stesso anno de La figliastra (Edoardo Mulargia, 1976), L'adolescente presenta una storia quasi identica: per questioni ereditarie un uomo (La figliastra), o una donna (L'adolescente), deve convolare a giuste nozze. Sopraggiunge la nipote (o la figliastra) a turbare la normalità familiare. In entrambi i casi la maliziosa "nipotina/figliastra" seduce con pose maliziose e provocanti il più anziano parente. Il tema scabroso è comunque fortemente attenuato dalla componente comico/erotica, con momenti di ilarità più incisiva nel caso de L'adolescente. Le motivazioni della somiglianza tra i due titoli sono da attribuire alla stessa mano in sceneggiatura, quella di Piero Regnoli.

 

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L'adolescente: Daniela Giordano 

 

Curiosità 

 

La distribuzione del film puntò a una suggestiva campagna promozionale, mettendo in rilievo il fatto che la casa di produzione era la stessa de La bolognese e Le dolci zie, due pellicole sottoposte a sequestro.

 

In una sola sequenza, mentre Vito osserva incantato l'intimo di Serenella, la macchina da presa inquadra ben tre sponsor occulti: l'immancabile J&B, Baileys ed Eureka.

 

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L'adolescente: Tuccio Musumeci e Daniela Giordano 

 

Citazioni

 

"Le parole non hanno senso, quando la carne freme."

(Vito)

 

"L'imbroglio è come il cactus, non dà frutti."

(Avventore al bar, commenta la rottura matrimoniale di Vito)

 

- Grazia: "Se hai deciso di prenderti delle libertà, sei liberissimo. Se hai deciso di spassartela con l'ultima mignottella, fai pure. Ma attento a non farti scoprire. (...) Se tu fotti o non fotti... non me ne fotte niente. Ti pare che, il nostro, era un matrimonio d'amore? Ti ho sposato per interesse e per le tue idee. Dicevi che una donna deve essere libera, che le corna non ti mettevano paura. Le corna ce l'hai: e pure parecchie."

 - Vito: "Ah... per questo mi chiamavi vitello!"

 

- Maresciallo (Giuffrè): "Non ti credere che io sia un minchione! Capito? Ho fatto confessare criminali più incalliti di te. Quindi: o non confessi, e passi i guai tuoi; o confessi e li passi lo stesso. (...) Che è successo al cinema? Dove stanno le bombe? Che è successo al cinema? Un fatto di donne? Di donne... puttane. E dove ci sono le puttane, ci stanno le corna. Dimmi, dimmi, io voglio sapere due cose: chi è la puttana, e chi è il cornuto. Cominciamo con il cornuto: chi è il cornuto?

- Vito: "Io, sono..."

- Maresciallo: "Ah! Condoglianze. E sicchè la puttana... se tu sei cornuto, la puttana deve essere..."

- Vito: "Mia moglie."

- Maresciallo: "A me mi è sempre piaciuta sua moglie, la guardo sempre con simpatia. E come è cominciata?"

- Vito: "Lei conosce quel cornuto di Antonio? E quel cornuto di Mimì?"

- Maresciallo: "Ma quanti cornuti ci stanno?"

- Vito: "Maresciallo... il paese è pieno di cornuti."

 

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L'unica, ad oggi, versione home video italiana del film (vhs, Shendene & Moizzi)

 

Visto censura [4]

 

L'adolescente passa, alla prima edizione, in commissione di revisione cinematografica con nulla osta n. 67334, del 29 gennaio 1976. Il film viene interdetto ai minori di 18 anni, non prima però di essere stato sottoposto a un paio di tagli, come riportato nei verbali allegati al visto censura. I metri accertati (2683, pari a circa 98'15"), lasciano supporre che la versione circolante sia stata accorciata di oltre 5 minuti.

 

Verbale del 21/01/1976:

"La Commissione, visionato il film, a maggioranza esprime il parere che possa essere concesso il n.o. di proiezione in pubblico con il divieto di visione per i minori degli anni 18, a condizione che vengano apportati i seguenti tagli:
1) alleggerimento della scena dell'amplesso in farmacia;
2) alleggerimento della scena della masturbazione in una sala cinema.

 

Verbale del 28/01/1976: 

"La Commissione accerta che è stato eseguito l'alleggerimento delle scene dell'amplesso in farmacia, con un taglio per cui risulta eliminata la parte in cui avviene la congiunzione carnale tra Grazia e Antonio (taglio mt. 9),  nonchè l'alleggerimento della scena della masturbazione di Grazia da parte di un conoscente del marito nella sala cinem. con tre tagli per un totale di mt. 17. La Commissione pertanto esprime parere favorevole alla concessione del n.o. di proiezione in pubblico, con il divieto di visione per i minori degli anni 18 per le scene erotiche, nudi di donne e battute volgari."

 

 

NOTE

 

[1] Sul n. 4 di "Cine'70 e dintorni", ricordava al proposito Sonia Viviani:

"All'inizio il titolo doveva essere La farmacista, o qualcosa del genere, e come protagonista avrebbe dovuto avere la Giordano (Daniela, n.d.r.). Invece, mentre si girava, è risultato che questa nipote, interpretata da me, è diventata, in qualche modo, protagonista e allora hanno cambiato il titolo, anche se poi nei cartelloni è rimasta Daniela Giordano, grande, in alto, e Sonia Viviani, più piccolo, in basso. Con la Giordano ho girato pochissime scene. Più che altro ho lavorato con Tuccio Musumeci, un bravissimo attore."

 

[2] Titolo che appare nei crediti dell'unica versione home video italiana, la VHS "Shendene & Moizzi", serie La commedia sexy all'italiana, n. 7 (1998).

 

[3] La Giordano fu eletta "Miss Italia", al concorso del 1967.

 

[4] Dal sito "Italia Taglia".

 

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L'adolescente: Daniela Giordano 

 

"L'eredità non è l'appropriazione di una rendita, ma è una riconquista sempre in corso. Ereditare coincide allora con l'esistere stesso, con la soggettivazione, mai compiuta una volta per tutte, della nostra esistenza."

(Massimo Recalcati)

 

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L'adolescente: Sonia Viviani 

 

F.P. 03/05/2022 - Versione visionata in lingua italiana - VHS Shendene (durata: 92'56")

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