La recensione su Amatemi

di emmepi8

4 stelle

Cosa si fa per accontentare una moglie: telefilm fuori dalle idee di cinema professate e cinema di terza categoria, se poi si tratta della Ferrari, si sa gli dei in paradiso ce ne ha avuti e ce ne ha, la sua carriera è costellata da “spinte forti” fin dalla adolescenza, ed il talento se lo è dovuto inventare di sana pianta, come in questo caso. Una storia di crisi appena accennata, e poi dispersa in diversi rivoli fuorvianti che ci dovrebbero portare nella discesa agli inferi di una donna, che con tutte le buone intenzioni si lascia andare, e fortunatamente intoppa in tipologie maschili di tutto rispetto. Quello che si mette in evidenza della Ferrari, come parte più espressiva, è la bocca, anche nel manifesto e chi vuol capire capisca. Una storia che ricalca mille altre storie di cinema americano, trasportandola in un Italia americanizzata al massimo e dove come sfondo si vede un bellissimo film di Zurlini, che suona come offensivo in contrapposizione a quello che è stato messo in scena in questo film. Ma di stile americano abbiamo anche le dimentichevoli canzoni cantate dai protagonisti, che sanno di patetico agli ultimi livelli. Intorno alla storia poi vivono personaggi affidati anche a più che importanti protagonisti del nostro cinema che tutti in buona fede hanno seguito il progetto, mortificandosi anche un bel po' accettando. De Maria con Piccolo fa una sceneggiatura limitata e limitante, ed anche mortificante per loro, tutta al servizio di una pseudo star che nessuno riconosce.

Sulla trama

Una storia americana, che qui doveva essere originale

Su Renato De Maria

Da questo regista ci si aspettava molto di più

Su Isabella Ferrari

Siamo alla sponsorizzaione assoluta, di un talento precostruito, ma che in effetti non c'è: Madrina Venezia, dea dei film Teen, poi degli invisibili, poi dei film tv, opra della qualità più visibile.. lasciamo perdere, chiedo susa ia fans per lo sfogo