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Un uomo dalla pelle dura

Regia di Franco Prosperi vedi scheda film

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La recensione su Un uomo dalla pelle dura

di sasso67
4 stelle

Premesso che il regista di Un uomo dalla pelle dura non è il Franco Prosperi (1928) che collaborò con Gualtiero Jacopetti e Paolo Cavara alla realizzazione di Mondo cane (1962) e a tutta la serie dei mondo movie, bensì il regista - all'anagrafe Francesco Prosperi (1926 - 2004) - di parecchie commedie anche con Alighiero Noschese (Io non scappo... fuggo, 1970), si può dire che questo suo lavoro del 1971 sia un film ibrido e non bene riuscito. È un film ibrido perché inizia come un noir sul mondo della boxe e i giri di affari sporchi che vi gravitano attorno e prosegue come un thriller alla maniera del primo Dario Argento (viene in mente L'uccello dalle piume di cristallo).

Il piccoletto di origini italiane Robert Blake (al secolo Michael James Vincenzo Gubitosi) ebbe un momento di fulgore nel cinema della Nuova Hollywood, culminato con film come Electra Glide (1973) e con l'interpretazione del televisivo detective Baretta e qui viene affiancato ad alcuni attori più o meno di casa nostra, come Catherine Spaak, Gabriele Ferzetti, Orazio Orlando  e Tomas Milian, con quest'ultimo in un look che anticipa l'estetica del Monnezza.

Ma il film, come dicevo, è un pasticcio che non si riscatta nemmeno con i numerosi colpi di scena finali.

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