Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Bassa marea (1949): locandina
IL NOIR SECONDO FRITZ LANG
"Ti sei tolto di dosso il rimorso come ci si toglie un vestito vecchio....
E l'hai passato a me".
Uno scrittore benestante (Louis Hayward) quanto privo di talento, corteggia la bella domestica in assenza della moglie (Jane Wyatt).
Ma quando quest' ultima si ribella, per non farla urlare le serra la gola ed inavvertitamente la uccide.
Poco dopo il fratello claudicante dello scrittore (Lee Bowman) lo raggiunge e, venuto a conoscenza dell'accaduto, gli consiglia di costituirsi.
Ma l'assassino si rifiuta ed anzi gli chiede di aiutarlo a portare il cadavere della giovane sulla barca, per inabissarlo nel laghetto che lambisce la zona residenziale ove abitano.
La donna viene data per scomparsa, ed anzi lo scrittore nasconde qualche gioiello della moglie per meglio inscenare una fuga col malloppo.
Bassa marea (1949): Jane Wyatt, Louis Hayward
Bassa marea (1949): Louis Hayward
Oltre al discredito gettato sulla sfortunata vittima, il cui corpo riemerge a riva a causa di un abbassamento della marea, poco per volta tra gli inquirenti che seguono il caso si convincono che il fratello dello scrittore, unico a conoscere la verità e per questo sconvolto e diviso tra necessità di rivendicare la verità e difendere il fratello, sbugiardato da una ex domestica pettegola ed invidiosa, possa essere il vero responsabile dell'omicidio.
La giustizia, aiutata da una sorta di fato divino, finirà per trionfare, ed il colpevole, divenuto infingardo e sprezzante anche col fratello, sconterà una meritata pena, ricevendo la sorte che merita.
Piccolo noir splendidamente girato e di grande atmosfera, House by the River è frutto di una co-produzione a basso costo, che spiega anche l'utilizzo, da parte del gran regista, di un cast di nomi validi, ma poco noti.
Bassa marea (1949): Louis Hayward
Bassa marea (1949): Louis Hayward
Le atmosfere e la suspence funzionano anche quando Lang osa inframmezzare con siparietti gustosi di personaggi sopra le righe, come la anziana vicina ficcanaso o la domestica pettegola ed invidiosa dell'altruista fratello dell'assassino.
Nel film si insiste sul giudizio sommario che la folla è spesso tentata di scaricare su personaggi che solo il pubblico può comprendere invece trattarsi di persone oneste, vittime di una sorte ingiusta ed ingrata. Inoltre si sviluppa, poco per volta, una sincera, inedita e persino imprevedibile storia d'amore tra la moglie tradita dell'assassino e il fratello.
Un legame che, per quei tempi, avrebbe potuto suggerire uno scandalo, ma che la circostanza degli eventi rende non solo compatibile con la situazione, ma addirittura conveniente ed opportuno per il trionfo dell'onestà e dei buoni sentimenti.
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