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La caduta della casa Usher

Regia di Jean Epstein vedi scheda film

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La recensione su La caduta della casa Usher

di mmciak
10 stelle

 "La chute de la maison Usher" ("La caduta della casa Usher")
diretto nel 1928 da Jean Epstein,non esagero se dico
che è un capolavoro e non solo del periodo muto.

La storia racconta che nella sua casa Sir Roderick Usher,
dipinge il ritratto della moglie Madeline,ed è come se la
donna vivesse nel quadro.

Quando però succede che lei muore,il marito non vuole
che la sua bara viene sigillata.

Il Film è ispirato a  due racconti di Edgar Allan Poe,e il regista
Jean Epstein si dimostra un precursore perché utilizza rallenty
per delle scene chiave della storia.

Il regista è molto influenzato dall'espressionismo
Tedesco dell'epoca e cerca l'esasperazione
simbolica degli ambienti,che hanno una
suggestione e potenza  che  non hanno
niente da invidiare ai Film di oggi.

Il Film è condito da una atmosfera inquietante
e angosciosa,e il regista tiene alta la tensione
dello spettatore miscelando l'Horror
con il fantastico in un modo sublime,
grazie anche ai "ralenti" nel montaggio
che rendono il tutto terrorizzante
riuscendo a coinvolgerti per le faccende dei protagonisti
ed entrarti dentro l'anima  descrivendoti l'animo umano.

 Jean Epstein si dimostra un afferrato precursore anche degli effetti
speciali,perché oltre che alzare il tasso di claustrofobia,
con una serie di innovazioni tecniche nel montaggio di assoluta avanguardia per l’epoca,
che diventerà nei decenni successivi delle priorità nel genere Horror
gotico come ad esempio,oltre ai già citati "ralenti",
utilizza sdoppiamenti,immagini sovraesposte,effetti di accelerazione e
carrellate veloci quasi a terra come nella scena delle foglie secche che
scivolano sul pavimento spostate dal vento.

Memorabile la scena quando inchiodano la tomba e dove il marito non
vuole,che è tutta in Rallenty (o  "ralenti") e dove ti trasmette
la disperazione del protagonista e pensi  che gli manca solo
la musica in una scena così.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
soprattutto Jean Debucourt e Marguerite Gance,
che da soli fanno il Film con le loro espressioni
molto tirate e inquietanti ma anche
la splendida fotografia e scenografia,
che danno un contributo enorme alla
riuscita del Film.

Da notare  che l'adattamento della storia
è dello regista e di Luis Buñuel,
che qui è nelle vesti anche di aiuto regista,
e che dopo divenne un maestro del Cinema.

Nel Cast degli Attori figura anche Abel Gance,
che divenne poi regista del capolavoro  "La Fin du monde"
del 1931.

Esistono due versioni (se non sbaglio) dirette
da Roger Corman e Jess Franco.

In conclusione un capolavoro del muto,
che ha un innovazione  di ampio  respiro,
che ti coinvolge in maniera assoluta per
le belle immagini e il senso di inquietudine
che ti trasmette,e che nonostante la durata
di un ora ti fa respirare di grande Cinema.

Il mio voto: 8,5.
 

 

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