Regia di Nicholas Meyer vedi scheda film
Per poter giudicare in maniera ragionevole questo “The Day After” è necessario considerarlo in prospettiva. Nella prospettiva del mondo pre-1985, anteriore cioè ai primi incontri distensivi Gorbaciov-Reagan. Trent'anni di paventate guerre nucleari (con innumerevoli produzioni hollywoodiane ad esse collegate) trovavano in quel periodo quasi un punto di non ritorno, con relative paure della gente, e questo film, visto in tale ottica, aveva quasi una funzione di simil-documentario più che di dramma fittizio vero e proprio. Considerando tutto ciò il prodotto finale è interessante (seppur non eccelso); ignorando invece tali premesse il film diventa di una noia mortale.
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