Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
A mio avviso, questa è una delle migliori commedie dei Vanzina. Priva di quella volgarità spicciola e scontata ormai tipica della maggior parte delle commedie italiane, può vantare una trama intrigante e divertente, basata su degli spunti forse non troppo originali ma se non altro, ben sviluppati, che ci illustrano con uno stile tragicomico, il mondo dei problemi economici della bassa e media borghesia.
I personaggi si rivelano simpatici e ben caratterizzati e le situazioni spesso al limite dell'inverosimile coinvolgono, concedendo diversi gustosi siparietti comici.
È un film godibile, che si rivede volentieri.
Il ritmo è costante, i dialoghi ottimi - con alcune gags memorabili - la messa in scena riuscita e le interpretazioni impeccabili da parte di un cast ricco di attori noti e bravi, che fanno a turno da mattatori con un po' di buona e sana autoironia. Indovinata e ambigua la colonna sonora con la canzoncina di Venditti.
Indimenticabile Biagio Izzo che scimmiotta un ricco petroliere russo - il nome Rabinovi? è tutta un'opzione! - con un accento e un repertorio di faccette veramente esilaranti. Il suo personaggio è quello che fa ridere di più tra tutti. Indispensabili, efficaci e spassosi anche Leo Gullotta e Valeria Marini nei loro rispettivi ruoli.
Carlo Buccirosso è un perno basico nella storia, disinvolto nel ruolo dell'uomo borghese medio che escogita un modo per migliorare la propria vita e Max Pisu è una buona spalla - memorabile la sua battuta: "io in inglese so solamente dire 'yes, bonjour'!"
E poi c'è Ricky Tognazzi, che riserva qualche colpo di scena sino a un finale lasciato aperto. Peccato non abbiano girato un sequel, personalmente, lo avrei gradito.
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