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O ritual dos sádicos

Regia di José Mojica Marins (Zé do Caixão) vedi scheda film

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La recensione su O ritual dos sádicos

di scapigliato
8 stelle

Questo è il titolo della versione tagliata, mentre invece l'originale è "O Despertar da Besta", ovvero il risveglio della bestia. Anche queto è un film composito, completamente diverso. Non è semplicemente un film a episodi, ma si spinge oltre, fino alla distruzione completa della materia narrativa, mischiando tra loro finzione e realtà, film e documento televisivo.
In poche parole: il dottor Sergio vuole sostenere come siano distruttivi gli effetti dell'LSD (e già qui mi chiedo..."Vuol dire che i normali del film sono a favore delle droghe? Tanto da mettere questo medico uno contro tutti?". Devo dire che è l'aspetto del film che mi è meno chiaro). Per farlo, il dottore prima esemplifica ai suoi interlocutori, tra cui lo stesso Zé do Caixão (e non il regista Marins badate bene!), la sua teoria con una serie di inquietanti siparietti, non veri e propri episodi, ma qualcosa di più breve, in cui vediamo drogati che cantano e violentano; donne d'alta borghesia che fanno scopare le figlie con la servitù di colore, mentre stan lì a guardare e a impizzarsi di cocaina; insomma vediamo un po' di tutto, e incorniciato in un bianco e nero malato, che fa paura come un horror. Più avanti, il dottor Sergio prende dei pazienti (alcuni sono gli stessi dei siparietti precedenti) e li usa come cavie. Innietta loro la droga e ne osserva le conseguenze. Ecco che qui il film tocca la sua punta più visionaria, e credo pure l'apice dell'intera visionarietà nella produzione di Marins. Entrano in gioco il colore, un montaggio nervoso e malato, scene perverse e oniriche: un vero e proprio incubo. Si passa dal bianco e nero al colore, quindi dall'inquietante all'allucinato. E il risultato qual'è? Che il dottor Sergio convince i suoi interlocutori dela sua teoria, e sentenzia che non è la droga a provocare gesti estremamente folli, immorali e criminali alla gente, perchè lui non ha inniettato droga, bensì acqua distillata. Così, le sue cavie si sono solo suggestionate, e hanno creduto di essere sotto l'effetto dell'LSD. Invece le loro turbe e le loro perversioni personali si sono librate istintivamente, mentre loro credevano di essere giustificate dalla droga. La droga, o altro, come giustificazione dei nostri delirii? Può essere un'idea. Ciò che disarma è comunque la violenza, la crudeltà, e la pervesione delle scene visionarie di Marins, che ci mettono veramente a nudo, e un po' ci confortano pure... Perchè sappiamo che più in basso non si può scendere, e possiamo solo migliorarci. Un messaggio edificante veicolato da mezzi malati, orridi e depravati. Geniale.

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