Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
L'animo umano è profondissimo, e come in un baratro, una volta caduti dentro, si finisce in un buco nero che ci risucchia e che ci porta dall'altra parte dell'universo, nella realtà, quella tangibile, dove ogni idiota è quello buono onesto e generoso, dove il martire è un idiota che si è sacrificato per motivi futili, perchè la vita è cinica, è a volte dolorosa, ambigua, con retrogusto di falsità, tradimento, odio. L'amore fa paura perchè è meraviglioso, talmente che fa male al cuore, ma è un dolore che inquieta, perchè se tocca il cuore di chi non è abituato a quelle emozioni, le interpeeta come sconosciute al suo emisfero e perciò d'impulso le rifiuta, e così giudica l'esperienza come sciocca, inutile, e la fugge. Kurosawa ha saputo trasportare sullo schermo un soggetto assolutamente non facile, soprattutto per l'espressione che si porta dietro. Immensa l'interpretazione di Masayuki Mori, al suo meglio.
Pellicola che tocca il profondo del cuore, e che non lascia interdetti. voto: 8,5
Splendida perla, unica e rara.
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