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Corea in fiamme

Regia di Samuel Fuller vedi scheda film

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La recensione su Corea in fiamme

di mmciak
8 stelle

"Corea in fiamme" diretto nel 1951
da Samuel Fuller,devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge durante la guerra tra le
due Coree,e racconta che in seguito allo sterminio
della sua pattuglia da parte
dei nord coreani,il sergente Zack
si unirà a quella del tenente Driscoll per fronteggiare
insieme il comune nemico,con lui un giovane
sud coreano che l'ha salvato.

Il Film è il primo Hollywoodiano sulla guerra di Corea,
ottenendo un notevole successo di pubblico,grazie
anche perché in cabina di regia figura un maestro
come Samuel Fuller,che è una garanzia,
e realizza questa pellicola che ci narra di
questa guerra andata a finire nel dimenticatoio.

Appena inizia il maestro ci fa vedere un soldato
legato che cammina in mezzo ai morti e si trascina
a uscire da una trincea,e si avvicina qualcuno
con un fucile,ma non è un nemico ma un ragazzino
Sud coreano che gli diventa un compagno irrinunciabile
e lo chiama come:"Palla corta".

E' impressionante il suo modo di muovere
la macchina durante la scena per narrarci
la drammaticità del momento e ci fa vedere
da subito il suo "Marchio di fabbrica".

Il regista crea un Film di attesa,con punte di ironia
del protagonista del sergente Zack,che è uno
dei pochi con gli attributi e sa sempre quello
che deve fare e ci mette scene forti e memorabili.

Ma la cosa che sorprende e che il maestro l'ha
girato in 10 giorni,il che vuol dire aver fatto
un miracolo.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano:

Richard Loo-Robert Hutton-Gene Evans e Steve Brodie.

Invece nel reparto tecnico segnalerei le tese
musiche originali di Paul Dunlap e la
cupa Fotografia in bianco e nero
di Ernest Miller.

In conclusione un buon Film dove
Fuller,prima del "Grande Uno Rosso",
ci narra la guerra di Corea e suona
una sinfonia di anti eroi e dell'esistenza
di ognuno di loro con i loro sogni,
poi spezzati,ma all'epoca fu bollato
"anticomunista" e solo dopo fu apprezzato
per il suo stile concreto e brutale,non un
capolavoro,ma comunque notevole.

Il mio voto: 7.
 

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