Un attore e regista di film brillanti si trova sull'orlo della depressione. Abbandonato dal'analista, si decide a compiere un percorso solitario di ricerca del filo che tiene insieme la sua vita. Va a trovare amici in Toscana, si incontra con ragazzine disinibite, sfugge ai fans, scrive una sceneggiatura sulla sua infanzia campana, la rivive in flashback, va a Sorrento a trovare un vecchio attore gay con cui aveva lavorato agli esordi.
Note
Fantastichini riesce a tenere botta spesso in un ruolo implausibile e sopra le righe; la regia di Piscicelli ha spesso una sua durezza che lo può far preferire a molti suoi colleghi. Ma la balordaggine dell'assunto, la muffa e il kitsch dei temi sono imperdonabili.
Peccato sprecare un attore di talento e preparato come Fantastichini per un film tanto scialbo e risaputo, inconsueto per un regista come Piscicelli, che pure nel corso degli anni ha cambiato la propria cifra stilistica. Sebbene sia ben confezionato e ben interpretato, questo è cinema che non interessa a nessuno, a meno che non si voglia dare un'occhiata all'importante centro buddista di Pomaia… leggi tutto
Peccato sprecare un attore di talento e preparato come Fantastichini per un film tanto scialbo e risaputo, inconsueto per un regista come Piscicelli, che pure nel corso degli anni ha cambiato la propria cifra stilistica. Sebbene sia ben confezionato e ben interpretato, questo è cinema che non interessa a nessuno, a meno che non si voglia dare un'occhiata all'importante centro buddista di Pomaia…
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