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Rosenstrasse

Regia di Margarethe Von Trotta vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rosenstrasse

di Baliverna
7 stelle

Mogli determinate salvano i loro mariti dai campi di sterminio. E se ce ne fossero state di più di donne come queste?

*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** Devo dire che mi è piaciuto questo film della von Trotta, nonostante qualche imperfezione, e nonostante non l'abbia mai amata più di tanto. La regista iniziò come attrice in una popolare serie televisiva tedesca degli anni 60-70', quindi approdò alla regia, e militò negli anni successivi come autrice femminista. Qui sembra che abbia coniugato un femminismo sostanzialmente contro gli uomini in un modo intelligente e positivo. La storia narra infatti di come alcune donne tedesche, sposate con ebrei tramite matrimoni misti, si si siano pervicacemente ed efficacemente opposte all'arresto dei loro mariti, in previsione naturalmente della loro deportazione nei campi di sterminio. Quelle mogli ribelli all'ingiustizia e unite tenacemente tra loro imposero una svolta al destino già segnato dei loro mariti.

L'unica ombra sulla vicenda, è anche un evento che rimane solo vagamente alluso e non del tutto chiarito: la protagonista si prostituisce al ministro per avere in cambio la liberazione degli uomini, oppure non arriva a tanto?

In ogni caso, quelle donne combattive e determinate furono più forti delle mitragliatrici già puntate su di loro, e poi rimosse alla chetichella.

Nonostante il contesto storico ben determinato, la vicenda è narrata da un punto di vista sentimentale-interiore, dedicando attenzione allo stato d'animo dei personaggi, e delle stesse conseguenze rimaste in loro anche dopo tanti anni. Viene evitata anche la retorica e la maniera, sempre dietro l'angolo in un tema peraltro molto frequentato. Ma proprio per aver raccontato un episodio poco noto da una prospettiva interiore, il film non cade nel già detto e nella ripetizione, il che non è poco.

Brave le donne, e alcuni attori uomini, come il direttore della fabbrica. Più incerti altri uomini. La bambina è simpatica, e per nulla patetica o zuccherosa.

L'andamento è tranquillo ma scorrevole, tranne un intervallo musicale; io ritengo gli intervalli musicali e ballerini in un film drammatico sempre un passo falso.

 

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