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Auto Focus

Regia di Paul Schrader vedi scheda film

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Andreotti_Ciro

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La recensione su Auto Focus

di Andreotti_Ciro
8 stelle

Negli anni sessanta Bob Crane è uno speaker radiofonico di successo, sposato con una compagna di liceo e padre di tre figli, al quale è offerta l’occasione di essere il protagonista di una serie TV ambientata in un campo di concentramento nazista in cui la verve comica e le sue battute gli consentiranno di arrivare a un successo nazionale quasi senza precedenti. Al tempo stesso Bob alimenta, grazie all’amicizia con un tecnico del suono ed esperto dei primi videoregistratori, una passione maniacale per il sesso extraconiugale che lo porterà a un triste epilogo.

 

Greg Kinnear e Willem Defoe alimentano la leggenda dietro alla vita di Bob Crane, attore iconico dei ‘60 diventato famoso anche in Italia grazie al ruolo di Robert E. Hogan protagonista di ‘Gli eroi di Hoganì, serial spartiacque della TV americana che seppe sdoganare l’idea di poter far sorridere anche parlando di guerra e campi di sterminio. Mettendo mano al saggio inchiesta del giornalista e saggista investigativo Robert Greysmith, che cercò di studiare la vita e il rapporto controverso che unirono il tecnico John Carpenter, balordo appassionato di riprese hard, e uno dei volti più noti del piccolo schermo a stelle e strisce, il regista Paul Schrader riuscì due decadi or sono a descrivere sapientemente la doppia parabola di un uomo preso fra due e più fuochi. Il successo meritato per le proprie abilità recitative e una famiglia modello e dall’altro lato le perversioni  alimentate da un’amicizia tossica che alla fine portò il resto della vita di Crane a sgretolarsi sotto i suoi piedi, trasformandolo in una super Nova che una volta terminata la propria esperienza televisiva dovette fare i conti con due matrimoni sfaldatisi davanti ai propri occhi e un mondo che non gli fece nessuno sconto per delle abitudini molto discutibili. Kinnear e Defoe, rispettivamente nei panni di Crane e Carpenter, sono l’uno il perfetto complemento dell’altro. Il primo combattuto fra la vita famigliare e le proprie tendenze covate sotto cenere, con riviste e immagini hard regolarmente nascoste agli occhi della moglie. E il secondo nel ruolo di un semplice approfittatore che seppe sfruttare l’amicizia con la star TV. Schrader, che già aveva incantato con il thriller ‘American Gigolo’, seppe narrare, non senza ostacoli presentati dalle famiglie dei due protagonisti, una storia nota agli addetti ma non a chi quei dietro le quinte non era consono vivere. Una storia appassionante e non troppo pubblicizzata esattamente come questa pellicola e terminata in una maniera triste e a suo modo prevedibile e evitabile.

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