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Duello al sole

Regia di King Vidor vedi scheda film

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La recensione su Duello al sole

di nibacco
7 stelle

Perla Suarez, una bella meticcia indiana, perde d’un colpo entrambi i genitori. Chiede allora ospitalità a una lontana cugina del padre che abita in Texas in un grande ranch.

 

Qui, viene ben accolta dalla padrona di casa e da uno dei due figli, Jackie, istruito, gentile e assennato. Lo stesso, purtroppo, non si può dire del capo famiglia (il senatore McCanles, uomo burbero e autoritario) e dell’altro figlio, Lewis che è arrogante e rozzo, ma affascinante.

 

La presenza della bella donna porta scompiglio all’interno del nucleo familiare. Entrambi i fratelli si innamorano di Perla la quale, pur preferendo la gentilezza di Jackie, non riesce a resistere al fascino di Lewis. Nel frattempo, Jackie viene cacciato di casa dal padre per aver appoggiato la compagnia che intende far passare la ferrovia all’interno delle sue terre.

 

Intanto, il rapporto di Perla con Lewis diventa sempre più conflittuale, quest’ultimo la considera come una “proprietà” e non esita a ostacolare chiunque possa avere interesse per quella che lui ritiene la sua donna, al punto da uccidere.

 

Sebbene braccato, Lewis continua a frequentare Perla, ma succede qualcosa che la donna non può più tollerare. Si vedranno ancora ma questa volta non sarà più un incontro passionale.

 

Un western datato all’insegna del melodramma con cui il regista K. Vidor cerca di coinvolgere lo spettatore emotivamente raccontando una storia d’amore e di odio, ed evidenziando quanto l’autorità sia spesso debolezza; in questo caso, la debolezza di un padre che non riesce a tenere unita la famiglia.

 

Reduce da un oscar con il film “Bernadette”, Jennifer Jones dimostra una buona versatilità nel passare con disinvoltura da un ruolo mistico a uno drammatico.

 

Bravo Gregory Peck a interpretare un ruolo che non gli si addice, tant’è che in seguito, l’attore verrà definito come uno dei “Gentleman di Hollywood”.

 

Buona la fotografia

 

 

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