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Double Target - Doppio bersaglio

Regia di Bruno Mattei vedi scheda film

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La recensione su Double Target - Doppio bersaglio

di mm40
3 stelle

Un soldato americano, bello, aitante e intrepido, torna in Vietnam a guerra conclusa per recuperare il bambino avuto con una donna del luogo. Naturalmente le autorità del posto non lo accolgono a braccia aperte, anche perché l'esercito americano gli ha promesso il suo aiuto in cambio di un piccolo favore.

La pellicola di riferimento – non l'unica, ma la base di partenza – qui è Rambo di Ted Kotcheff, 1982; negli anni Ottanta il cinema americano sfornò una serie di film di guerra apertamente revanscisti nei confronti del conflitto in Vietnam, esplicitamente per mostrare i muscoli al nemico russo in anni di esasperata guerra fredda. Di contro anche il cinema di genere nostrano si decise a produrre in massa titoli analoghi, ma di caratura artistica decisamente inferiore, che scimmiottavano in tutto e per tutto i successi d'oltreoceano, ambientati però in qualche arrabattata foresta tropicale o nella giungla filippina con qualche attore anglofono e le solite, vecchie dinamiche di questo tipo di pellicole semiimprovvisate. L'eroe buono e bello, i nemici senza cuore, la violenza come unico mezzo per ottenere Giustizia; in più qui c'è anche un bambino al centro della missione del Rambo di turno, tanto per rincarare la dose di patetico. L'energumeno Miles O' Keeffe era già stato Ator l'invincibile (1982) per Joe D'Amato e aveva in curriculum altri ruoli simili; non trova perciò particolari difficoltà a immedesimarsi qui in un soldato senza paura e smanioso di farsi giustizia con ogni mezzo possibile; parimenti azzeccati gli inserimenti nel cast di Bo Svenson e Donald Pleasence, con parti anche per Alan Collins/Luciano Pigozzi, Richard Raymond/Ottaviano Dell'Acqua e Alex McBride/Massimo Vanni. Cento minuti a discreto ritmo, con azione diretta dignitosamente da un regista già abbastanza esperto di genere quale Vincent Dawn/Bruno Mattei. Di Clyde Anderson/Claudio Fragasso e dello stesso Mattei la sceneggiatura. 3/10.

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