Espandi menu
cerca
I seduttori della domenica

Regia di Dino Risi, Édouard Molinaro, Bryan Forbes, Gene Wilder vedi scheda film

Recensioni

L'autore

will kane

will kane

Iscritto dal 24 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 79
  • Post 6
  • Recensioni 4131
  • Playlist 23
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su I seduttori della domenica

di will kane
4 stelle

Struttura ad episodi classica, per una pellicola uscita al crepuscolo del filone. Primo episodio inglese, con Roger Moore autista di un riccone che bluffa sulle proprie generalità, sfruttando gli averi del principale per accaparrarsi belle ragazze da portare a letto, ma c'è anche una signora piacente che se da un lato potrebbe essere un'altra conquista, potrebbe anche fargli saltare il gioco;secondo francese, con Lino Ventura che per compiacere un facoltoso cliente americano dovrebbe dargli in pasto la bella segretaria, ma i modi dello statunitense, uniti al fascino della donna lo mettono in crisi e sulla china di un ripensamento; terzo capitolo americano, con Gene Wilder nei tragicomici panni di un uomo timidissimo, che non si sente all'altezza di una relazione sentimentale, ma conosce una donna che lo spinge oltre i propri limiti, salvo riservargli un'amara sorpresa; e il numero quattro, italiano, contempla un signore borghese che, non appena la moglie se ne va per un weekend, ripesca un'agendina su cui sono segnati diversi numeri di vecchie fiamme per una trasgressione lunga due giorni, ma andrà incontro solo a delusioni. Dei quattro pezzi di film, quello iniziale di Forbes basa parecchio sul savoir-faire di Moore, ma è scontatissimo e poco divertente, mentre il secondo, di Molinaro, è meglio, per come imbastisce una gazzarra sentimentale con spirito wilderiano, con un insolito Ventura contrapposto ad un arrogante Robert Webber; il terzo episodio, diretto dallo stesso Gene Wilder, è il migliore, con nevrosi, tenerezze e una buona interpretazione dell'attore di un uomo testardamente infelice, mentre il quarto, diretto da un Dino Risi non troppo convinto, ha un discreto Tognazzi, ma ha poco succo. La più bella delle signore in scena è una sensualissima Sylva Koscina, in piena maturità, che fra varie trasparenze interpreta un'affascinante signora sola che rivela doti inquietanti.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati