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Soffio al cuore

Regia di Louis Malle vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Soffio al cuore

di vermeverde
8 stelle

Il film, che si svolge nel 1954, è la storia della formazione di un adolescente, Laurent (ottimamente interpretato da Benoit Ferreaux), nell’ambito di una famiglia benestante che vive a Digione. Nella famiglia la madre (splendidamente interpretata da Lea Massari), disinvolta e allegra, si cura dei tre figli cui è molto legata, mentre il padre (Daniel Gélin), piuttosto chiuso ed attento alla forma, se ne occupa poco e con fastidio. La madre è la cerniera fra i ragazzi, dei quali condivide la spensieratezza, e gli adulti ed è infedele al marito.

Il film narra con leggerezza e simpatia le ragazzate, gli strappi alle regole, le irriverenze, le ribalderie dei fratelli e la formazione di Laurent, vista soprattutto come scoperta del sesso. La società degli adulti è vista con un’ironia che ne evidenzia la doppiezza perbenista: in particolare, è sottolineata l’ipocrisia dell’insegnamento religioso come insieme formale di regole e di rigidi rituali e il prete (un bravo Michael Lonsdale) insegnante e confessore di Laurent, è visto come severo repressore del sesso “normale” mentre invece è incline all’omosessualità.

Poiché Laurent è affetto da soffio al cuore (da cui il titolo del film), si reca con la madre in una stazione termale dove tenta invano di fare sesso con un ragazza conosciuta lì. La madre, dopo aver avuto un rapporto lascia l’amante e, turbata, è consolata dal figlio. La sera del 14 luglio partecipano entrambi ai festeggiamenti e, ritornati in camera piuttosto brilli, hanno un rapporto. Trovo ammirevole il modo con cui Louis Malle ha condotto lo svolgersi dei fatti, portando le fila della storia a convergere al momento dell’incesto, senza strappi o sbavature ma con delicatezza, che appare come un atto di tenerezza fra due persone in cerca di affetto e di conforto: il regista ha la sensibilità di non mostrare l’atto ma lo fa intuire: che sia avvenuto lo si deduce dalle parole della madre che il mattino successivo rincuora il figlio dicendogli di non che non deve sentirsi in colpa per quell’atto unico ed eccezionale che rimarrà solo un ricordo per loro due. Laurent passa poi una notte con l’amica della ragazza che lo aveva rifiutato e tornato al mattino in camera trova tutta la famiglia, padre compreso, che vedendolo scalzo con una risata collettiva ne suggellano la fine dell’adolescenza.

Complessivamente il film è una commedia ben riuscita, con numerosi momenti divertenti ancora oggi, ammirevole per la levità di stile con cui ha condotto una storia trasgressiva senza cadere nella volgarità o nel compiacimento.

 

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