Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Su un soggetto dello stesso Lenzi sceneggiato con Cesare Frugoni, quindi che ci porta ampiamente nel campo. Si prendono sufficienti distinguo scegliendo un cast anche di nomi, anche se ingiustamente nel listino dei cast in calando commerciale, ma quasi tutti nomi di ottimo livello, anche se fuori mercato. Questo tipo di cinema si apre i cancelli del cinema mondiale, certamente non dei grandi schermi, ma di quello che riesce a ad essere assorbito nei mercati più impensati e che portano ottimi guadagni alle produzioni, pur non salendo i grandini massimi della visibilità ufficiale. Il regista con i pochi denari messi a disposizione riesce a comporre un buon spettacolo di genere, ed infatti le scene di azione sono la cosa migliore del film, riuscendo a virare ed a far fruttare quello che aveva in mano. Certamente i luoghi comuni della storia sono tutti presenti, come in tutto il cinema di questo genere, nessuna finezza psicologica è presa in considerazione ed anche la direzione degli attori si rifà ad uno standard ben noto, però avendo dalla sua, ripeto, un cast, che riesce a dare credibilità, anche perché nella maggior parte dei casi risulta consono alla sua nazionalità, anche se non in tutti i casi. Lenzi è stato anche abbastanza preciso dal punto di vista storico, e d'altra parte per un appassionato storico come lui non poteva che attenersi a date e fatti precisi, inserendo anche spezzoni di documenti degli anni, come nella parte iniziale dove si parla delle olimpiadi di Berlino del 1936. Senz'altro uno dei migliori esempio del suo cinema in senso lato.
Una storia coinvolgente raccontata in maniera prevedibile, ma quello che conta è l'azione
una buona prova di cinema
siamo in un film collettivo ed in un ruolo che non straborda come al solito
un'attrice ormai passata al cinema B
fa il ruolo dell'americano
il padre militare e dai principi
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