Afghanistan, un aereo della Royal air Force inglese viene abbattuto dai ribelli, la pilota Sinclair riesce a salvarsi trovando un momentaneo riparo dentro ad un container, che in realtà fa da copertura ad uno scavo molto profondo risalente al periodo dell'invasione Russa nel 1979. Ne nasce un conflitto a fuoco all'interno del bunker, così facendo risveglieranno dei mostri alieni in crioconservazione che uccideranno tutti tranne Sinclair; quest'ultima riuscirà a fuggire e a trovare riparo in un avamposto Americano poco distante...
Al netto di due o tre sequenze degne (splatter), spero che in questo lavoro, il grande Neil Marshall - oltre ad averci nuovamente infilato come protagonista la discreta (ma totalmente incapace a livello attoriale) moglie (Charlotte Kirk) - abbia appuntato solo una firma di presenza e non realmente diretto. Sceneggiatura ai limiti dell'osceno, non sappiamo nulla degli alieni, nulla su come li abbiano combinati con gli umani, nulla del perche' i russi se ne siano andati via in fretta lasciando lì tecnologie aliene così avanzate. Niente di niente, ci sono i mostri e basta. Sembrano passati mille anni dall'ottimo "The Descent - Discesa nelle tenebre"... forse è stato sostituito anche lui dagli alieni.
Decisamente brutto, pieno di frasi fatte e cliche' sui militari (pur essendo la "razza" più stupida della Terra, loro e i politici guerrafondai, un po' se li meritano - magari questa potrebbe essere l'unica spiegazione plausibile del regista a tanto scempio. Boh). Qualche decente effetto speciale non salva il film. Recitato se possibile anche peggio e doppiato alla tiravia.
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