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The Lair

Regia di Neil Marshall vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su The Lair

di Souther78
1 stelle

A giudicare da costumi, recitazione e sceneggiatura, questo film avrebbe potuto essere tranquillamente un prodotto amatoriale. Spregevole e osceno il portato (im)morale sull'occupazione dell'Afghanistan. Splatter che con il pretesto della fantascienza cerca di nobilitarsi. Invano.

Probabilmente leggendo la filmografia del regista, e trovandoci il remake/reboot di Hellboy, ci si sarebbe potuti figurare un non-capolavoro anche in questo caso. Purtroppo, però, sarebbe stato difficile anche solo sospettare che, invece, Hellboy comparato con questo sarebbe assomigliato a un capolavoro.

 

La cosa peggiore di tutto il film sono senza dubbio le "creature", palesemente interpretate da attori/stuntmen con indosso dei tutoni. Farebbe sorridere, se fosse un lungometraggio semi-amatoriale, mentre in questo caso è semplicemente disarmante.

 

Al secondo posto (ma è quasi un ex aequo), c'è il punto di vista morale sulla "guerra", che si potrebbe definire "imbarazzante". Ma sarebbe poco. "Osceno" rende meglio. Estratto dal dialogo con l'autista dei "ribelli": "stai dalla parte sbagliata", "pensate che avessi scelta? Se non stai con loro stai contro di loro: avrebbero ucciso la mia famiglia". Molto credibile e intellettualmente onesto: gli invasori occidentali, che fino all'altroieri davano le armi a quelle persone per combattere i russi, e poi sono andati a prendersi armi e vite, sono i liberatori. Quelli che non si piegano all'invasore, dei delinquenti.

 

Al terzo posto del ridicolo si trova una recitazione quasi parodistica, con alcuni attori che interpretano ruoli talmente stereotipati e inverosimili da sfociare nel patetico.

 

La trama è pressochè inesistente: non c'è suspance nè coinvolgimento. Pur guardandolo per la prima volta, sembra di trovarsi dinanzi a una replica, tanto tutto è già visto, fatto e sentito altrove.

 

Forse se si è dei 13enni, si può compiacersi per via delle uccisioni in stile videogioco. A chiunque, invece, dotato di un minimo di discernimento, tutto questo può soltanto aggiungere disgusto al disgusto. D'altronde, sembra anche essere questa l'unica attrattiva possibile di un simile sfacelo, considerato anche che tutto il nucleo del film ruota attorno a ciò, e non si vede nemmeno uno spiraglio altrove.

 

In conclusione, un film disturbante a tutti i livelli: intellettuale, estetico/visivo, morale e attoriale.

 

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