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Nata per te

Regia di Fabio Mollo vedi scheda film

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La recensione su Nata per te

di steno79
6 stelle

Qualche anno fa ebbi modo di ascoltare in un dibattito dal vivo Luca Trapanese, e la mia impressione fu quella di una persona coraggiosa, molto determinata, che è riuscita ad ottenere un affido e poi adozione da single che per il sistema giuridico italiano rappresentano un "caso eccezionale". Si tratta di una storia dai valori forti, che fa riflettere in maniera profonda, e che adesso è stata portata al cinema dal regista Fabio Mollo, che al tema della genitorialità omosessuale aveva già dedicato "Il padre d'Italia". Il film segue la vicenda umana e poi la battaglia legale per avere la custodia di una bambina down che molte coppie "normali" hanno rifiutato, e lo fa in maniera tutto sommato onesta, senza calcare troppo la mano sul patetismo o sulla propaganda, per quanto vi sia qualche dialogo in cui trapela ovviamente una determinata presa di posizione anche politica. Si tratta di un film che non manca di sensibilità e delicatezza nell'esposizione, che cerca di non eccedere nel programmatico del film a tesi sui diritti civili, nel complesso dignitoso ma un po' limitato da alcune scelte di regia che gli conferiscono un aspetto un po' convenzionale, non particolarmente originale, una regia che a tratti ha paura di abbracciare la vera emozione e si limita ad esporre in maniera un po' neutra, senza particolari picchi. Il tema della omogenitorialita', qui declinato nell'accesso all'adozione per genitori omosessuali, in Italia ancora impossibile e paragonato allo sbarco su Marte, è estremamente delicato e fortemente divisivo, ma il regista Mollo porta acqua al suo mulino senza poter essere accusato di strumentalizzazioni o ricatti emotivi, ancor più visto che la vicenda è vera e non c'è stato il classico cambio di nome al personaggio. Nel cast una convincente performance del poco conosciuto Pierluigi Gigante nel ruolo di Luca e, nei ruoli di supporto, ancora una volta la migliore è Teresa Saponangelo che già si era distinta con bravura nell'ultimo film di Sorrentino; un po' troppo insistiti i flashback che raccontano l'amicizia forse amorosa in epoca adolescenziale con un ragazzo di salute cagionevole.

Voto 6/10

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