Regia di Alexander Babaev, Samantha A. Morrison vedi scheda film
Efficace horror ad "alta quota", che scorre senza momenti di noia grazie alla potente regia del russo Alexander Babaev, celebre per aver diretto il fulciano "Bornless ones" (2016).
Katya (Svetlana Ivanova) lavora con successo come psicologa. Assieme alla figlia Diana (Marta Timofeeva) decide di prendere un aereo per incontrare il padre, che abita lontano. A causa delle condizioni meteorologiche critiche, dovute al freddo, molti voli vengono cancellati, ma non quello dell'aereo preso da Katya che peraltro ospita pochissimi viaggiatori: un'anziana coppia, un disegnatore, un uomo d'affari, un cronista. Una volta a bordo, madre e figlia entrano in conversazione con il simpatico giornalista Alexey (Wolfgang Cerny), seduto vicino a loro. Poco prima della partenza, Katya ha una visione che le ricorda un tragico incidente avuto durante l'infanzia, vent'anni prima, proprio su un aereo. Questa, non sarà l'unica inquietante allucinazione vissuta da Katya.
"Sto iniziando a confondere la realtà con l'incubo."
(Katya)
Uno dei temi più sfruttati, non solo in campo horror, è certamente quello degli aerei, in particolare di quelli coinvolti in voli a dir poco angoscianti. Non fa eccezione Fila 19 - Incubo ad alta quota, un titolo certamente sconsigliato a chi soffre di aerofobia o comunque a chiunque stia per intraprendere un viaggio che prevede di volare a 1.000 km/h e a circa 10.000 metri di altezza. Se la sceneggiatura scritta da James Rabb percorre luoghi comuni e termina con un finale piuttosto deludente, in questo caso a rendere movimentato il lungometraggio contribuisce la solida direzione di Alexander Babaev, regista dell'interessante Bornless ones (2016). Anche nel caso di Fila 19, Babaev trasporta, in posizione da prima classe, lo spettatore in un terrificante incubo senza via di fuga. Un film particolarmente impressionante, vivacizzato da buoni effetti speciali (i cadaveri senza più iride, con occhi completamente bianchi, probabile omaggio a Lucio Fulci), momenti che fanno davvero rizzare i capelli, vertiginosi movimenti della telecamera e transazioni, da una sequenza all'altra, decisamente originali (memorabile ad esempio il cambio del punto macchina dall'esterno, sulla coda dell'aereo, all'interno). A rendere affascinante questo ritmato ed elegante horror, sono infatti i piccoli accorgimenti tecnici, le suggestioni appena accennate (la vecchia strega) o i rimandi a classici dell'orrore (si cita, apertamente, Operazione paura di Bava, con il tentativo di fuga della protagonista e della piccola figlia dalla porta di emergenza, durante il volo: escono da sinistra, ma rientrano a destra, ritrovandosi sempre nelle file passaggeri di un aereo). In conclusione un discreto film d'intrattenimento, che riesce pienamente a soddisfare le aspettative di quel pubblico (numeroso) alla ricerca di brividi poco complicati. Brividi familiari, pertanto più raggelanti, per chi viaggia spesso ad alta quota.
"Quando saltano in aria sopra le nuvole, gli aerei cadono giù. All'inizio non se ne accorge nessuno, salvo qualche uomo-radar che in qualche torre di controllo lontana vede un puntino di luce impazzire sul monitor. E qualcuno che poi vede l'aereo bucare le nuvole e spegnersi in terra con grande fragore e con tutti i passeggeri con sé."
(Andrea Bajani)
Trailer
F.P. 27/08/2022 - Versione visionata in lingua italiana - streaming su Amazon Prime (durata: 77'57")
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