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Indiana Jones e il Quadrante del Destino

Regia di James Mangold vedi scheda film

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La recensione su Indiana Jones e il Quadrante del Destino

di LucioLoLoryLore
7 stelle

Il multiverso - anche qui?! manco fosse la Marvel! - snatura il tutto, la vera essenza del Mito coniato da Spielberg: Indy si trova più a suo agio nella giungla piuttosto che tra i grattacieli. Il copia e incolla dovevano adottarlo anche per le ambientazioni - poche grotte e antiche rovine Ford comunque all'altezza nel prender commiato Voto 6½/7

Come già accadutomi con "ritorno al futuro", anche con questa longeva saga... mi capitò di mancare la prima.

Fui presente però si successivi, al secondo che più commerciale non si poté, quasi fosse che so, i Goonies, che pure adoro! (mancato anche loro, ma ho avuto la fortuna di rivedere nella riuscita in sala, cosa che, stranamente, non è mai stata fatta per l'intraprendente archeologo avventuriero; adesso che siamo arrivati al capolinea immagino che la cosa dovrà essere organizzata).

Il terzo è forse il migliore (e mio preferito) insieme al primo, ovviamente.

Il quarto... non posso dire pessimo, no di certo, ma visto e dimenticato sì!

 

Allora meglio quest'ultimo.

Fino al salto temporale finale.

Che sposta tutto il peso sul fantascientifico! Manco fossimo nell'universo, anzi, ora deve dirsi metaverso, multiverso "Marvel".

Un altro po'... e ci mancava di rivedere il vecchio Harrison Ford, ancora in forma devo ammettere, indossare nuovamente il gilet nero, gli stivali e il cinturone con pistola laser in fondina... per quanto odorava di fantascienza...

 

Insomma, ho trovato il finale un tantino noiosetto per gli standard e, soprattutto, sfruttato banalmente.

Avrei usato qualche accortezza in più.

Spero ne esista una versione "integrale" più esaustiva...

 

Se io, per l'eroe di Spielberg già non mi strappavo i capelli prima... per questo non mi spettino neanche; io sono più per Han Solo ;)


Ma se sono qui a scriverne con fatica, per rispondere all'invito dell'amico Claudio, per quello che ho visto, di sicuro gli avrei risposto pure che questo, invece, è proprio il capitolo che in TV ci starà più comodo, così com'è ambientato, per buona parte in un contesto urbano che più urbano non si può, tanto che... ad un certo punto, ho creduto rivedere H.Ford con indosso... quell'impermeabile brunito... e che nel film piovesse a dirotto! ahahahah ;-D

(ma quanti miti ha impersonato questo attore "per caso"?! Ci avete mai pensato?!)

Intendevo dire... solo a me sono mancati i deserti... le foreste, i burroni? I ponti tibetani... La giungla!?!

 

Soprattutto, non posso perdonare a questa accomiatante opera di chiusura... che pure questo mito, si sia arreso, o sia stato svenduto, al mainstream degli ultimi anni, questo maledetto multiverso tanto di moda. 

Che sinceramente, a me - non comincia - ma ha già stufato!

 

Questo pensavo dopo la scomoda visione all'arena estiva... mentre con lo sguardo dovevo dribblare le capocce che mi si paravano davanti, perché quegli sprovveduti che hanno imbastito l'arena, quest'anno si sono tenuti troppo bassi con lo schermo, quasi ad altezza TV di casa: assurdo! Non era mai capitato.


Un'altra, più ponderata e stato l'aver notato - anche qui - la scorciatoia intrapresa dalla sceneggiatura, che mi ha tanto rammentato di quella presa dalla saga Principe, guerre stellari in Ep 7, ovvero, riproporre uno spicciativo copia incolla del primo episodio: la donna doppiogiochista come lo fu Karen Allen a suo tempo; se non fosse per l'assurdo tesoro...

Già, l'intraprendente ed affezionata Marion, ma pure beffarda - e non era forse quello il suo bello? - ad un certo punto ho temuto non fosse contemplata nel cast del commiato.

E invece, eccola apparire appena in tempo massimo, dismessa come mai avremmo voluto vederla... 

Non ditemi però... nessuno riuscirà a convincermi del fatto che "la figlioccia" spuntata più o meno dal nulla, non ne ricalchi lo stilema; non provateci neanche ;)

 

Verso un assunto...

Se proprio dovevano giocarsi la carta del copia e incolla, avrebbero potuto incollare pure le ambientazioni:  più avventurose, più esotiche... Infatti ho molto gradito la frazione nostrana della pellicola, quella che più ricalca il vecchio stile, il vecchio incipit.

E, come spiegato sopra, si doveva proseguire con la solita e collaudata caccia al tesoro in vecchio stile... 

Accidenti a loro!

Avrebbero dovuto tener conto che il pubblico più affezionato di Indi, oggi ha almeno almeno 55/60 anni! Non credo che tutti costoro, siano di vedute così aperte... tanto da reggere un varco che si spalanca nel cielo... Per finire in una grossolana guerra "punica" o tragedia Greca...


Indi è un eroe del passato, e nel passato doveva restare.

Certo, lo so, data l'età dell'attore, la sceneggiatura non poteva cavarsela meglio: si doveva per forza di cose giocare negli anni della contestazione, dei figli dei fiori, della corsa allo spazio.

Della guerra fredda!

 

Ecco, quanto sarebbe stato più interessante e plausibile giocarsela contro i comunisti sempre cattivi?! ;) usati invece nel capitolo precedente, e lì si che li ho trovati un poco fuori luogo...

Suvvia, ma andiamo... Ancora con i nazisti?

L'ho trovato troppo poco plausibile. Anche perché quella caccia si svolse almeno una decade precedente...

 

La scena del duello frusta contro sciabola contro pistola, stavolta al contrario, avrebbe divertito anche se le divise, da nere, fossero state "Rosse"

(Non poteva mancare quella scena! Un po' il marchio di fabbrica! meno male ;)

 

A d'ogni modo, più o meno ottimi tutti gli interpreti: nel ruolo del cattivo, potrebbe ormai spendersi l'aggettivo "il collaudato" per un Mad Miekelsen, ormai abbonato a questo ruolo nel cinema che conta.

All'altezza la figlioccia di cui non ricordo il nome, ma che giuro, mi ricorda tanto un'altra attrice del recente passato... Dovrei rivederla per mettere a fuoco, ci ho pensato tanto durante la visione: "io quella l'ho già vista altre volte" mi dicevo nella testa dalla capacità fisiognomica tanto perspicace...

Non posso quindi condividere l'entusiasmo con Claudio riguardo a questa new entry - di sicuro una meteora, vedrete... I posti da aspirante diva, a Hollywood, sono già tutti occupati.

E non puoi più neanche metterla in vendita: prima cosa le colleghe ti friggerebbero sulla Hollywood boulevard... E poi, c'è tanto di meglio in giro ;)

 

Il resto del cast più o meno storico, e tutto invecchiato, fa il suo dovere in maniera decente. 

Giusto una comparsata per il fido Sallah, passerella anche per il vecchio John Rhys Davies. (Che tanto mi ricordava Kevin Dunn) ;)

Compreso nel cast un infiltrato Banderas praticamente irriconoscibile, che si inchina al collega e Mito vivente Harrison Ford ( mi raccomando: associandolo a Mito, non confondiamolo con l'altro Ford, quello vero, il maestro "fordiano") :) il quale, devo riconoscerlo, è stato all'altezza del "grato" compito ancora una volta! 

L'ultima volta ahinoi :(

 

Magari gli avessero tributato un commiato così approfondito anche nell'altra saga che ne coniò il mito...


Ho apprezzato il cappello appeso fuori ;)

Mi ha strappato un sentito sorriso :)

Di commiato pure questo.

 

Voto 6½/7 mah...

mi aspettavo il felliniano 8½/9 ;)

 

Harrison Ford

Indiana Jones e il Quadrante del Destino (2023): Harrison Ford

Harrison Ford

Indiana Jones e il tempio maledetto (1984): Harrison Ford

"Voglioooo però ricoó_rdarti com_eri... Pensare ch'ancooora_viviiiiii!

:)

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