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As bestas - La terra della discordia

Regia di Rodrigo Sorogoyen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su As bestas - La terra della discordia

di hallorann
10 stelle

Eolico sì, eolico no? Qui sta il problema. Una matura coppia di coniugi francesi (Antoine e Olga) decide di stabilizzarsi in Galizia, in terre fertili battute dal vento. Qui decidono di coltivare un orto di prodotti biologici da rivendere in un mercatino a km zero. Restaurano vecchie abitazioni per poter consentire a chi è andato via di ritornare e ripopolare una terra, un paese desolato. Una società norvegese acquista terreni per impiantare pale eoliche. Un business sviluppatosi soprattutto nel terzo millennio, dare soldi ai proprietari di terreni per poter procedere. Tutti firmano tranne la coppia. Antoine frequenta una bettola in cui le chiacchiere da cortile abbondano, prese in giro comprese. I fratelli Anta, vicini di podere, si divertono a sfottere il francesino, partendo da lontano con il disprezzo per lo straniero invasore fino a rinfacciargli la non firma per l’eolico. Il risentimento dei due allevatori va in crescendo e si trasforma in dispetti e danni. Antoine e Olga scoprono che i loro pomodori sono da buttare via perché gli Anta hanno inquinato il pozzo d’acqua per irrigare l’orto con due batterie d’auto. La “guardia civil” informata non sembra avere gli strumenti adeguati per arginare le intemperanze. Antoine comincia a filmare di nascosto dialoghi, incontri, minacce di Xan e Lorenzo. La paura fisica e psicologica monta nei due coniugi. In un dialogo esplicativo comprendiamo le due posizioni contrapposte: per Xan i soldi significano riscattarsi dal duro lavoro della terra e dell’allevamento di bestiame; per Antoine vivere e lavorare in Galizia è la realizzazione di un sogno di gioventù, da ex professore tenta di aprire gli occhi sulla realtà delle pale eoliche. Pochi soldi per comprare terre e persone ed avere l’autorizzazione di deturpare la natura. Due mondi inconciliabili, una sfida in cui la violenza batte la ragione.

 

Nella seconda parte di “As bestas- La terra della discordia (sottotitolo italiano banale)”, Olga resiste e porta avanti ciò che ha costruito e realizzato con il defunto marito, cerca il cadavere sepolto dalle stagioni, conduce ostinata la vita di campagna. Nel confronto/scontro con la figlia Marie risalta la distanza generazionale: l’invidiabile amore tra i due coniugi e il progetto di vita che è politico e ideale spiegato ad una figlia che vuole portarla via. La libertà di Olga è anche contro ignoranza e pregiudizio, avidità e capitalismo bieco e usurpatore. Parafrasando le dichiarazioni di Fabrizio De André dopo il sequestro in Sardegna, gli Anta resteranno prigionieri della loro condizione di violenti e di ottusi, Olga no. Quell’ultimo sguardo alla madre dei fratelli sancisce una chiusura di film perfetta ed un’apertura a ciò che aveva prefigurato pochi minuti prima.

 

Gran bella opera cinematografica “As bestas” dello spagnolo Rodrigo Soragoyen. Lucida analisi del nostro povero pianeta. Marina Fois, Denis Menochet, Luis Zahera, Diego Amido e Marie Colomb non recitano, vivono le loro intense parti.

 

locandina

As bestas - La terra della discordia (2022): locandina

 

Denis Menochet, Marina Foïs

As bestas - La terra della discordia (2022): Denis Menochet, Marina Foïs

 

Denis Menochet

As bestas - La terra della discordia (2022): Denis Menochet

 

Marina Foïs, Rodrigo Sorogoyen

As bestas - La terra della discordia (2022): Marina Foïs, Rodrigo Sorogoyen

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