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Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri

Regia di John Francis Daley, Jonathan Goldstein vedi scheda film

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La recensione su Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri

di YellowBastard
6 stelle

Con Dungeons & Dragons - Che il gioco abbia inizio già nel 2002 la New Line Cinema provò a adattare il famoso brand di RPG per il grande schermo ma con risultati a dir poco disastrosi (l’anno successivo portò invece in sale Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello con ben altri risultati), cosa però che non impedì alla pellicola diretta da Courtney Solomon di avere addirittura due sequel senza però riuscire non dico di avere successo ma anche solo a catturare per davvero lo spirito del gioco e le sue tantissime declinazioni.

Pochi quindi nutrivano qualche speranza in una dignitosa trasposizione cinematografica dell’amatissimo gioco di ruolo creata da Gary Gygax & David Arneson negli anni’70 e ormai prossimo a festeggiare, nel 2024, i suoi primi 50 anni di vita.

 

Ma l’omaggio resogli da Stranger Things e l’enorme successo della serie Netflix nel mondo oltre alla pandemia che ha favorito l’avvicinarsi a D&D di nuovi giocatori (grazie soprattutto ai servizi di gioco in remoto) ha permesso al più celebre gioco di ruolo fantasy di sempre di vivere una nuova giovinezza e quindi di tentare anche il ritorno al cinema con una nuova pellicola (la quarta) e “reboot” della saga cinematografica.

 

Dungeons & Dragons: i registi parlano della possibilità di realizzare un  sequel | Cinema - BadTaste.it

 

L’arduo compito di adattare per il grande schermo un’avventura ispirata al famoso RPG passava soprattutto dal trovargli il tono giusto e per renderne davvero lo spirito non avrebbe (mai?) funzionato né la seriosa drammaturgia del Signore degli Anelli né l’avanguardismo kitsch di Warcraft – L’inzio quanto piuttosto l’epica scanzonata de I Guardiani della Galassia e se, come nella pellicola di James Gunn, i personaggi funzionano, se crediamo nelle loro interazioni e se ci lasciamo coinvolgere dalle loro disavventure allora il film può considerarsi un successo, sorvolando anche su qualche passaggio affrettato o su effetti visivi non sempre riuscitissimi.

 

Proprio per questo la regia è stata affidata alla consolidata copia formata da John Francis Daley & Jonathan Goldstein, anche autori della sceneggiatura insieme a Michael Gilio, provenienti entrambi dalla commedia con crediti nello script di successi (!?) come Come Ammazzare il Capo… e Vivere Felici, Come Ti Rovino le Vacanze e (soprattutto) Spiderman: Homecoming oltre alla regia nel 2018 di Game Night – Indovina Chi Muore Stasera, che scelgono di puntare su un’avventura convenzionale che simula il gioco di squadra del RPG con un gruppo di vecchi amici che si riuniscono dopo anni per un nobile scopo riprendendone i personaggi tipici, le varie classi e le ambientazioni ma senza entrarvi troppo nello specifico per un prodotto finale destinato ai fans di D&D ma anche e soprattutto a un pubblico più generalista chi vi si approccia per la prima volta.

 

Dungeons & Dragons: l'Onore dei Ladri - Recensione, il tempo dell'avventura

 

L’Onore dei ladri non è quindi l’adattamento di una storia già esistente ma un’avventura originale piegata al cinema d’intrattenimento degli anni’80 (soprattutto nell’impostazione ma anche nella regia e fotografia è evidente il richiamo all’iconografia di quel periodo) e che ricorda, volutamente, film d’avventura quali La Storia Fantastica, Labyrinth, Willow o Ladyhawke ma infarcito di citazioni e/o ironie sui vari elementi del RPG (che però non risulta obbligatorio conoscere per capire e/o apprezzare la pellicola) per un immaginario che viene riproposto con i dovuti aggiornamenti rappresentandone l’espressione più pura e genuina mai filmata sul grande schermo ma presentando anche alcune criticità soprattutto a livello cinematografico.

Un amalgama strabordante di invenzioni fantasiose che tra effetti speciali scontati, una regia anche scolastica ma pulita e una colonna sonora (quasi) inesistente riesce comunque a comporre un quadro forse anche sconclusionato e/o appena abbozzato ma, almeno, originale e divertente

 

Pur proponendosi come un fantasy solido e ben strutturato, grazie soprattutto al lavoro del production designer Ray Chan, L’Onore dei Ladri rimane soprattutto una commedia ironica molto “marvellizata”, con una sceneggiatura semplice ma comunque intelligente e che ha il suo punto di forza maggiore in un cast e nei relativi personaggi che gli autori hanno costruito in modo da riprodurre quella magia che si crea intorno al tavolo da gioco.

Volti che danno personalità e spessore a un roster di personaggi che rappresentano in vero valore aggiunto di questo nuovo adattamento che non nasconde affatto la sua natura profondamente parodistica.

 

Dungeons & Dragons - L'Onore Dei Ladri | UCI Cinemas

 

Chris Pine, anche produttore esecutivo del film, è il “Dungeon Master”, o narratore, di un’avventura demenziale e costantemente sopra le righe, e il resto del cast formato da Michelle Rodriguez, Justin Smith, Chloe Coleman e Sophia Lillis interpretano bene i propri ruoli ma senza però particolari guizzi mentre Regé-Jean Page interpreta un personaggio troppo poco definito, probabilmente ancora in divenire.

La sceneggiatura è poco generosa anche con i villain di Daisy Head e di un insospettabile Hugh Grant, le cui motivazioni, anche piuttosto banali, appaiono appena abbozzate e/o pretestuose.   

 

Sembra comunque chiaro che la Paramount Pictures intenda costruire a partire da L’Onore dei ladri un franchise in “continuity” sul modello del MCU, cercando di fare suo il modello vincente dei film Marvel, ed è innegabile che il mondo di D&D, al pari di quello fumettistico, rappresenta una fonte quasi inesauribile di storie e personaggi, e confeziona un primo blockbuster d’azione ironico e (anche) dissacrante che nel suo non prendersi costantemente sul serio cerca di distanziarsi notevolmente dall’epica istituzionalizzata de Il Signore degli Anelli per creare un fantasy cinematografico molto diverso dal quello che ci si aspetterebbe.

E, come sempre, c’è chi apprezzerà e chi invece no.

 

Dungeons & Dragons: Honor Among Thieves First Trailer

 

VOTO: 6,5

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