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The Killer

Regia di David Fincher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Killer

di axe
6 stelle

Un killer professionista, dopo lunghi e pazienti appostamenti, spara il colpo che dovrebbe uccidere la vittima predestinata, individuata all'interno di una camera di un hotel parigino. Non per sua colpa, il proiettile non va a segno. L'uomo è costretto a fuggire senza aver portato a termine l'incarico assegnatogli. Dopo aver cancellato le tracce dei propri spostamenti, raggiunge la Repubblica Dominicana. Qui la sua fidanzata è oggetto di una violenta aggressione. Compreso d'essere divenuto un bersaglio, il killer torna in azione, indagando circa l'identità di chi lo vuole morto ed eliminando tutti i soggetti che gli si frappongono. "The Killer" è un thriller d'azione diretto da David Fincher. La semplicità dell'intreccio è compensata dalla caratterizzazione dell'anonimo protagonista, un assassino di professione freddo e determinato. Il racconto ci presenta questo personaggio, interpretato da Michael Fassbender, dando voce ai suoi pensieri; più nello specifico a due "coscienze" che animano lo stesso individuo - una riflessiva e razionale, una istintiva e ferina - e lo spingono ad agire sinergicamente. Il killer tiene al proprio modo di vivere e mimetizzarsi, anonimo, essenziale, efficiente; riceve un incarico, e, previo pagamento della somma pattuita, lo porta a termine. Può contare su rifugi sicuri sparsi nel il mondo e risorse economiche che paiono senza limiti. Uccide solo se utile ai suoi scopi e lo fa senza pietà; anche se potrebbe sembrare diversamente, per l'intera durata del racconto non agisce per vendetta, bensì per garantire a sè ed al suo "microcosmo" la maggior sicurezza possibile. Chi ha tradito una volta, potrebbe farlo di nuovo. Il suo "io razionale" chiama continuamente all'ordine l'istinto, imponendo cautele, determinando modalità operative; Grazie a questa sorta di autodisciplina il killer raggiunge le proprie finalità. Nei suoi "dialoghi interiori", il protagonista non sfiora alcun argomento di ordine morale. Uccidere è il suo lavoro, non si preoccupa di chi lo paga per farlo e perchè, quali conseguenze e quanti dolori possa procurare. Ritengo che tralasciare ogni considerazione circa questo aspetto sia frutto di una precisa scelta autoriale; l'impressione che ne ricavo non è, però, del tutto positiva. Il ritmo del racconto è inizialmente molto lento, in linea con i tempi dell'azione. Il protagonista sa portare pazienza; cura nel minimo dettaglio ogni fase dell'operazione. Nella parte centrale della narrazione ritmo e tensione prendono moderatamente quota. Uno dopo l'altro coloro i coinvolti nel tentativo di eliminazione del protagonista cadono sotto i suoi colpi, dopo averlo prevedibilmente indirizzato verso l'obiettivo successivo. Colpo di scena in epilogo, colui che ne ha decretato l'assassinio a causa del fallimento che apre il film, è risparmiato. Reso consapevole del gravissimo rischio corso (forse, non lo era ?) il mandante dell'omicidio non riuscito desiste dai propri propositi, ed il killer può tornare al "buen retiro" nella Repubblica Dominicana, assaporando quella pace che in passato gli era mancata. Pur avendo trovato gradevole il film sotto l'aspetto dell'intrattenimento - di fatto, il film mostra una sequenza di omicidi, di personaggi la cui scomparsa non è, tutto sommato, una gran perdita - e della recitazione (oltre a buon Fassbender, fa una rapida comparsa Tilda Swinton) sono rimasto nel complesso un po' deluso. Il killer senza nome non ha il carisma di un John Wick, ne' il suo ambito d'azione è confrontabile con quello del personaggio interpretato da Keanu Reeves, le cui storie non hanno alcun contatto con la realtà, ne' per trama, ne' per ambientazioni, ne' per ... modalità operative. Il protagonista di questo racconto è una semplice e letale arma al servizio del miglior offerente; in questo frangente, il miglior offerente è ... sè stesso. Indifferente al bene ed al male, agisce per procurarsi una sorta d'immunità; non giudica, ne' si giudica. solo negli ultimi istanti sembra prendere in considerazione l'ipotesi di cambiare vita, forse spinto da un contesto ambientale ed umano che trasmette positività. Il killer misterioso è un personaggio "irrisolto"; da Fincher, autore di opere del calibro di "Seven" o "Fight Club", mi aspettavo qualcosina in più !

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