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Tetris

Regia di Jon S. Baird vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tetris

di axe
6 stelle

Nel 1988, Henk Rogers, programmatore e titolare di una piccola società di sviluppo videogiochi, la Bullet-Proof Software, con sede in Giappone, coglie le potenzialità del gioco Tetris, realizzato nell'allora URSS dall'accademico Alexey Pajitnov, dipendente di Elorg, azienda statale competente per la gestione del software. L'intraprendente manager entra in un gioco complesso e pericoloso, che vede il coinvolgimento di società come Nintendo e la oggi non più esistente britannica Mirrorsoft; ma anche trafficanti ed agenti del KGB corrotti, intenzionati ad arraffare quanto più possibile prima dell'imminente crollo dell'Unione Sovietica. Il film è una co-produzione U.S.A. / Regno Unito, distribuito in Italia tramite AppleTV Plus. Racconta delle contese, legali, politiche e criminali, aventi ad oggetto il celebre videogame Tetris, rompicampo dal concetto tanto semplice quanto geniale, amato da persone di ogni età e luogo, anche non necessariamente appassionate di videogioco. Il racconto procede con dinamiche proprie del genere spionaggio. La vicenda è molto intricata - le varie parti, in alleanza o conflitto tra loro, sono legate da cessioni "ramificate" dei diritti di pubblicazione, divisi per area geografica e dispositivo elettronico di destinazione - e la sua comprensione è resa ancor più difficile dalla presenza dell'elemento "thrilling". Quale specifico interesse hanno alcuni agenti sovietici nella disputa ? La risposta si fa nitida man mano che il racconto avanza, ed è puramente materiale. Del resto, in uno stato prossimo al collasso, non c'è spazio per l'ideologia. La decadenza del comunismo sovietico è raccontata con immagini e descrizioni del contesto sociale. Retorica patriottica inaridita ed ormai sterile, povertà dilagante, gente che campa di espedienti, giovani che si riuniscono di nascosto per celebrare i miti dei loro coetanei occidentale, polizia politica che a stento controlla le pulsioni disgregatrici, un clima di terrore diffuso. Alexey Pajitnov (Nikita Yefremov) ed Henk Rogers (Taron Egerton) entrano in contatto; scoprono di avere molto in comune. Capacità tecniche, passione per l'informatica, e non solo. Ma il primo è costretto dalla natura della propria nazione a vivere in povertà e sotto costante minaccia; il secondo può vedere soddisfatte le proprie aspettative ed aspirazioni. Quanto c'è di vero in questa ricostruzione, non saprei immaginarlo. Secondo la pagina di Wikipedia dedicata a Tetris, quanto raccontato circa la contesa per i diritti, corrisponde alla realtà - del resto, da appassionato di videogioco classico, ricordo le varie versioni di Tetris, molto diverse tra loro, cui ho dedicato tempo durante le mie infanzia / adolescenza. Tetris per Commodore 64 fu pubblicato da Mirrorsoft, ha tra i suoi pregi una eccezionale colonna sonora, e concepisce un Gameplay di pura resistenza. Il più noto Tetris arcade (Atari) è strutturato in livelli. Celebra anche la versione per Gameboy (Nintendo), effettivamente di molto aiuto per l'eccezionale diffusione della console portatile. Per Nintendo NES esistono sia una versione Tengen (controllata Atari) sia una successiva versione sotto marchio della casa madre della console. Per PC, ricordo edizioni "brandizzate" Spectrum Holobyte. Non ho però trovato alcun riscontro circa il reale coinvolgimento del KGB, con relative violenze. Le tonalità sono variegate; commedia e dramma si alternano. La tensione è allegerita dall'inserimento di effetti "spixellati" e sequenze in computer-grafica "8-Bit". Una strizzatina d'occhio ad eventuali "nerd" impegnati nella visione ? Come già scritto, ho passione del videogioco d'epoca, pertanto ho atteso con curiosità il momento di vedere il film. Sono rimasto soddisfatto a metà. La pregressa conoscenza degli argomenti mi ha consentito di comprendere l'intreccio di società e macchine descritto; non è cosa agevole per chi è "a digiuno" della questione. Ho poi percepito un certo accanimento nel voler mettere in pessima luce le condizioni sociali e politiche dell'URSS degli anni '80. Non che la situazio non fosse quella, ma magari qualcosa di positivo c'era ! Di certo, poi, l'"Occidente", paradiso del consumismo e del benessere spicciolo, non fa una figura migliore. Con l'eccezione di Henk, il quale mette anche passione nella suo agire, gli imprenditori appartenenti al mondo del "benessere", sono rappresentati come avvoltoi desiderosi di gettarsi sulla carcassa del gigante morente, per prendere quanto essa lascia di buono. Metodi diversi, stessi fini degli agenti "deviati" che agiscono a Mosca. La messa in scena a mo' di film di spionaggio allarga il "bacino di utenza" dell'opera, ma gli spettatori cui il racconto può senz'altro interessare sono gli appassionati del gioco ... e degli anni '80. Posto che tollerino continue maledizioni del comunismo, esplicite o meno !

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