Espandi menu
cerca
Avatar: La via dell'acqua

Regia di James Cameron vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Souther78

Souther78

Iscritto dal 13 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 6
  • Post -
  • Recensioni 233
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Avatar: La via dell'acqua

di Souther78
1 stelle

Abominevole farsa videoludica, che del primo film sembra un remake in versione adolescenziale, più che un seguito. Trama non pervenuta. Dialoghi mostruosi con la ripetizione ossessiva del turpiloquio adolescenziale ("bro"). Banalità a piene mani. 2 ore di nulla totale, 45 minuti di scontri virtuali con finali telefonatissimi. Patetico.

O Cameron si è scordato come si fa a fare un film, o il pubblico si è visibilmente instupidito, e, semplicemente, l'ex regista, ora vile commerciante di immagini in movimento, sa come approfittarsene.

 

Una volta dirigere un film significava lavorare sugli attori, e con loro, sui personaggi, sulle espressioni, sui costumi, sulle scenografie, sulla fotografia. Per fare "questo", immaginiamo il buon Jimmy aggirarsi tra postazioni di lavoro di nerd poco più che 20enni, intimandogli: "un 20% di espressività in più!", "illumina meglio quella texture, per Dio!".

 

Escluso che questo possa considerarsi un film, lo si potrebbe valutare come videogioco oppure come cartone animato. Con il primo metro di giudizio, risulterebbe comunque scarso, poichè manca totalmente l'interazione, e la narrazione è lentissima, tanto che chiunque desisterebbe dal gioco, se dovesse assistere a un prologo di 2 ore e un quarto suonate. Con il secondo metro di giudizio, invece, potrebbe essere passabile per la grafica, comunque vistosamente artificiale, ma come tutti i cartoni animati del resto.

 

Come film, però... non è classificabile. La trama è... inesistente. Quel pochissimo che c'è è completamente idiota, insensato e illogico. In pratica tutto il film è una unica caccia all'uomo. E perchè? Perchè questo carismatico capo sarebbe LA minaccia al dominio umano. Primo problema: perchè, fuggito lui, non sterminare il suo popolo? Mistero. Secondo problema: perchè gli umani, secondo lui, potrebbero sapere se lui se ne va dal suo popolo? Terzo problema: se lui pensasse di essere spiato, e quindi che gli umani, sapendo della sua fuga, dovrebbero lasciare in pace il suo popolo (anzichè annientarlo, mancandogli la guida, che poi dovrebbe essere lo scopo per uccidere lui!), come mai non realizzerebbe che ovunque andasse metterebbe in pericolo altri? Quarto problema: con le risorse dedicate a catturare lui, avrebbero disintegrato tutto il pianeta, nel frattempo...

Lasciamo poi perdere la totale idiozia delle premesse: pur di schiaffare nel film i vecchi protagonisti, si sono inventati clonazioni, rinascite, visioni... qualunque espediente narrativo triviale, per giustificare una volgare necessità commerciale. Poi non parliamo dell'attore che impersona il colonnello, che dopo 15 anni dal primo film è vistosamente invecchiato, e la registrazione "del passato" non è minimamente credibile.

 

Ancora sulla trama: il film è un polpettone di oltre tre ore (di cui comunque circa un quarto d'ora di titoli), due delle quali sono una mera rassegna visiva, neppure all'altezza del primo capitolo, e comunque - ormai - ridondante. Non c'è più il fascino della scoperta, nè la novità. C'è solo una ripetitività infinita visiva, condita da ripetitività nei dialoghi ("io ti vedo").

La "recitazione" segna dei nuovi livelli di rassegnazione: memorabile la generale, che nella versione italiana parla come un robot ("basta che lo pensi e noi lo vedremo"), dicendo cretinate assurde... se puoi leggere la mente di una persona, cosa glielo dici a fare? Per spingerla a non pensare? Un genio!

 

Quindi una trama non esiste: tutto è solo una scusa per esibire mediocri effetti CGI, inferiori al primo di quindici anni prima, forse anche perchè stavolta praticamente esclusivi e assorbenti l'intero film e quindi più elaborati e numerosi.

 

I dialoghi sono ben al di là del ridicolo. L'ossessivo "bro", riportato pure nella versione italiana, appiattisce lo spettatore sul livello di encefalogramma piatto dei giovanissimi, che scimmiottano i rapper di colore americani. Ma al di là del termine, questi dialoghi segnano un record nella ripetitività che nemmeno le ostentazioni tarantiniane si sono mai sognate neppure di sfiorare. Ma vi immaginate un dialogo in cui i personaggi ripetono tutti la stessa parola ossessivamente, qualunque essa sia? Vedere questi ragazzini in CGI che peraltro vivrebbero su un pianeta lontano anni luce dalla Terra, in chissà quale epoca del futuro, specie aliene... parlare come adolescenti terrestri degli anni 2020? Pietoso. Altra stoccata commerciale nemmeno commentabile. I dialoghi che dovrebbero essere "seri" sfociano inesorabilmente nel patetico: dove vorrebbero evocare sentimenti, fanno solo pena, dove dovrebbero evocare empatia, la banalità dei discorsi e la fintezza dei personaggi lo rende impossibile. E se qualcuno ci riesce, ahimè, è perchè purtroppo siamo ormai una società allo sbando, assuefatta al virtuale, alle serie, ai blogger, etc.

 

Sulla recitazione non si può dire granchè... specie visto che in italiano c'è pure il doppiaggio... sull'espressività... ci sono ancora davvero attori in carne e ossa dietro ai personaggi virtuali? Be', onestamente è difficile crederlo, ma se anche fosse... tamquam non esset.

 

Quasi 15 anni per sfornare questo sequel (che sequel non è, poichè sembra più un remake, compresi i personaggi rianimati ad hoc), per poi aver già in cantiere/realizzati altri 3 episodi... Il che ci porta infine a comprendere per quale ragione l'intero film avrebbe tranquillamente potuto risolversi in 45 minuti al massimo, di prologo, all'interno di un'unica "pellicola", della durata massima di un paio d'ore abbondanti. Possiamo ovviamente predire la medesima identica sorte per i tre sequel, con il risultato, appunto, di immaginare che giusto fondendoli tutti assieme, e compattandoli dell'80% ciascuno, probabilmente alla fine potrebbe uscire una stupidaggine, sì, ma perlomeno con un capo e una coda nella narrazione.

 

Guardare una "saga" prima maniera, come Guerre Stellari, e confrontarla con i suoi stessi sequel, nonchè con questa "roba", è il modo migliore per fotografare il declino intellettuale e artistico della nostra società: 50 anni fa una minchiata come questa non avrebbe mai visto la luce, nè tantomeno una sala cinematografica. Oggi c'è gente che ne parla come di un capolavoro. E questo è quanto.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati