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Piggy

Regia di Carlota Pereda vedi scheda film

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La recensione su Piggy

di Oss
6 stelle


Il difetto più grosso di questo film è una sceneggiatura maldestra e lacunosa, che dopo una partenza convincente manifesta diversi e vistosi sbandamenti di rotta. La scena meno convincente di tutte è quella della protagonista che si reca durante un pomeriggio assolato nella piscina (io preferirei chiamarla vasca) del paese, sola a fare il bagno. (poi il bagnino morto, che si vede mentre lei nuota sott'acqua, peraltro con un'agilità impensabile, non l'ho proprio capito) Ma diverse altre mi hanno fatto storcere il naso.
Alla fine, mi sono chiesto: ma che avrà voluto dire, la storia? La risposta che mi sono dato è che l'assassino psicopatico e silenzioso è l'alter ego della protagonista, che incarna i suoi comprensibili intenti vendicativi a cui lei si lascia andare, per poi riscattarsi nel finale con una sofferta ma decisa azione, non dico incarnando il perdono, ma perlomeno la pietà verso chi, prima carnefice, poi è diventato vittima, mentre lei si era avviata al percorso inverso.
Sono arrivato a questa conclusione anche considerando che l'assassino psicopatico e silenzioso se la prende a un certo punto con gli stessi genitori di lei, che pure, pur con tutti i loro limiti, le vogliono bene. Evidentemente lei rimprovera loro qualcosa: essenzialmente non vederla, non capirla, non sostenerla, aggravando la sua già pesantissima solitudine di alolescente frustrata e bullizzata per il suo fisico.
E qui sta davvero un paradosso: la protagonista, sotto sotto, ambisce a essere una ragazza normale, spensierata, mentre non trova alcun conforto dal fatto di essere trattata dai suoi genitori come una ragazza normale e senza pensieri.
Anzi la loro cecità di fronte ai suoi problemi fisici e alle sue angoscie da adolescente diventa motivo per aggravare il suo disagio e quindi li rende colpevoli ai suoi occhi.
Insomma, forse il film è una storia di dolorosa formazione dove la protagonista si affranca da tutti gli stati d'animo negativi, in primo luogo paura, vergogna e solitudine, facendo leva solo sulle sue risorse, senza aiuti altrui. Cosa che le farà capire di essere molto più forte di quanto crede.

Ma la sceneggiatura rimane mediocre.

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