Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Shattered

di riverworld

1 stelle

Inutile, rozzo, penosamente insulso.

Perché un regista gira un film?

Forse gli va di raccontare una storia, magari qualcosa di nuovo o originale? O magari vuole cimentarsi con qualcosa di già visto ma dargli un tocco personale, vuole mettersi alla prova, dare un contributo alla cinematografia contemporanea.

Ed ecco qui Luis Prieto, regista spagnolo classe 1970 (insomma, mica più un ragazzino), che annovera nel suo carniere regie di titoli di ben poco conto e qualche candidatura e premi per documentari e cortometraggi.
E ora, a dargli una mano, oltre che dei soldi (visto che é uno dei produttori) c'è nientemeno che John Malkovich, il quale si ritaglia pure una parte nel film.

Chissà che bella cosa che verrà fuori.

Dunque, vediamo un po’.

Cosa ci racconterà Luis?

Ok, c’è un tipo pieno di soldi che incontra una tipa con cui nasce subito una grande intesa. E questa sembra arrivare come la manna dal cielo. Lui sta divorziando ed é tanto ma tanto solo e triste (oltre che, come detto, tanto ma tanto ricco) e la tipa é bella, dolce, fa sesso in modo strepitoso e gli riempie subito la vita.
Poi però succede qualcosa, una brutta aggressione, e la tipa si prende cura del riccone.
Entra in casa sua, nella sua vita ma................ecco che la dolce fanciulla così dolce non è, e si rivela come una bieca ladra che vuole rovinare il riccone, e per farlo è disposta a tutto, anche alla più feroce violenza.

Wow che storia, ehmmm, mah, forse si è già vista? Magari in qualche decina di film e film per la TV di stampo generalmente USA?

Magari questa non è del tutto uguale ma insomma, sebbene declinata con qualche variazione, non è proprio originalissima.

Ed ecco che allora il nostro Luis é folgorato da alcune strabilianti idee:
1) Facciamo svolgere la storia d’inverno, dei bei paesaggi innevati sono sempre fighi e si prestano a dei thriller (Atom Egoyan con i suoi "Il dolce domani" è "The captive - scomparsa" né un grande esempio, no?);
2) Mettiamo il riccone in una casa totalmente domotizzata. Con un cellulare può fare di tutto, controllare sofisticatissimi sistemi di controllo e allarme. Si potrà difendere e proteggere anche dal padre eterno. Questo é un elemento di grandissima originalità e pienamente funzionale alla storia. Grande Luis. Vai!!!!!;
3 ) Ehi, c’è John Malkovich, un grande attore, palmares coi fiocchi, diamogli una parte defilata ma determinante.

E così, mentre la tipa aggira la potenza tecnologica della sua vittima, tortura il riccone, e coadiuvata da una serie di complici lo sta derubando di quasi tutto, ecco che arriva la cavalleria, squillano le trombe dei rinforzi,

FINALMENTE ARRIVA JOHN !!!!!!!!

Eccolo, dai che ora lui salva la situazione, ecco che sistema tutto, ecco che finalmente capiamo che grande parte gli ha affidato Luis.
Forza, eccolo lì, é arrivato, ha visto il riccone ferito, picchiato e legato, ora lo salverà, ora assieme faranno un brutto scherzetto alla cattivona……ma, ehi, che sta facendo? Oh no, ma cosa combina? Ma, pure lui? Ma che ca……, non é possibile.

Ok che sembrava un po’ strano, ma dai, che delusione.

E poi, pluff, John é andato, ha giocato il suo ruolo chiave……..(???) e ora il riccone é sull’orlo del baratro.

Ma c’è ancora una speranza, ancora qualcuno può salvarlo.

Arriva la quasi ex-moglie (più relativo figlio) e capito cosa sta succedendo diventa ferocissima e superincazzata.

E se poi aggiungiamo che la cattivissima ha un piccolo momento di cedimento (eh cavolo, anche lei ha un cuore, e quel povero riccone forse ha fatto un po’ breccia nei suoi sentimenti) la situazione rischia ancora uno strepitoso capovolgimento di fronte.

Dai, forse il riccone e la quasi ex-moglie + figlio si salveranno.

Ci avete creduto? Grande Luis, ci ha giocati ancora, e la cattivissima ritorna in se, e in un finale mozzafiato, dapprima il riccone mette in atto tutto il tremendo potenziale di questa casa super tecnologica.

Ecco che la vittima sembra ribaltare le sue sorti, la tecnologia lo fa diventare il gatto che gioca col topo, e finalmente, una delle strabilianti idee di Luis sembra essere risolutiva.
Ma no................anche questa non serve. Siamo tornati al punto di partenza.

La cattivona sta per far fuori tutti. É la fine, per i buoni non c’è più scampo.

A meno che……

Ehi, ma vuoi dire che.......vuoi dire che davvero va a finire così?

Ma no dai, tutto 'sto casino e poi?

Ma veramente?

BANG.

Ed alla fine, una delle più grandi ed irrisolte questioni del film trova finalmente una risposta, conosceremo il vero nome della cattivona, nome che donerà a colui che forse, per un solo brevissimo attimo nella sua vita, ha fatto breccia nel suo gelido cuore.

E con l’immensa emozione e consapevolezza di aver assistito ad una grande scemenza, possiamo spegnere la tv e prendere in mano un libro di Simenon, e leggere una delle meravigliose avventure del commissario Maigret.

Volendo ci si potrebbe chiedere perché fare dei film del genere, perché finanziarli e parteciparvi (eh John, si può sapere perché lo hai fatto?), e magari anche perché guardarli (curiosità? intontimento post-prandiale? masochismo?)
Ma no, alla fine é meglio non farsi troppe domande.
Basta la consapevolezza che il tutto é servito a dare l’ispirazione per scrivere una recensione su FilmTv.

GRAZIE LUIS, SE NON CI FOSSI TU!!!!