Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Piccolo concentrato di materia bergmaniana velocemente realizzato con l'impiego di mezzi minimi: tre attori, una stanza (un palco), arredamento minimo e dialoghi fluenti. Per fortuna dura solo poco più di un'ora. Nulla di nuovo: l'amore viscerale per Strindberg già si conosceva ed il fatto che Josephson interpreti il pensiero (e la vita) dello stesso Bergman non è per nulla velato. Eppoi c'è il consueto menu: l'età, la vecchiaia, la morte, l'amore, la malattia, il teatro, la rappresentazione, le passioni e gli incubi quotidiani ed eterni dell'uomo.
Un regista e la sua attrice, di cui è innamorato ma solo parzialmente ricambiato, rimangono a teatro dopo una prova del Sogno di Strindberg e si confrontano sulla vita, sul teatro, sull'amore, sull amorte.
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