Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Stesso regista e stesso attore di uno dei più grandi capolavori del cinema americano, Forrest Gump, il mio film preferito da sempre. Certo ero preparata al fatto che non sarebbe stato quasi possibile eguagliare la pellicola sopra citata, ma avevo paura che arrivasse a deludermi, temevo che avrebbe sporcato l'immagine meravigliosa che ho nella testa riguardo l'accoppiata Zemeckis/Hanks. Non è stato così! È un film ben riuscito, sia per le emozioni e riflessioni a cui ti conduce, sia per la sbalorditiva capacità del regista di tenere a distanza il "pericolo noia" che, per la tipologia di sceneggiatura in questione, è sempre in agguato. L'ambientazione è unica per la quasi totalità del tempo, è unico il protagonista e i soli dialoghi presenti( a parte qualche pensiero ad alta voce) sono rivolti ad un pallone da calcio..eppure il film non annoia mai, la tensione non manca e nemmeno la commozione( il dramma del distacco tra il protagonista e il suo pallone viene vissuto con la stessa empatia con cui si vivrebbe quello tra due esseri umani legati profondamente). Riuscito anche l'intento di far riflettere dapprima sul potere della volontà umana e sulla capacità dell'uomo di far fronte a condizioni di estrema avversità in nome di un naturale ma fortissimo attaccamento alla vita e poi, in contrapposizione, sull'eccesivo benessere che circonda l'uomo del nostro tempo, abituato a dare per scontata ogni situazione positiva e incapace di apprezzarla fino in fondo. Nasciamo già privilegiati e non ce ne rendiamo conto.
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