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Il Casanova di Federico Fellini

Regia di Federico Fellini vedi scheda film

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Charlus Jackson

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La recensione su Il Casanova di Federico Fellini

di Charlus Jackson
6 stelle

Un altro fallimento per Fellini, uno dei registi più sopravvalutati della storia, almeno nella seconda parte del suo itinerario. Se spesso riesce a cogliere un'atmosfera di sottile e suggestiva espressività, per quanto oramai sfacciatamente di maniera (e allora diamoci dentro con fumi artificiali che vorrebbero essere nebbie, arredamenti barocchi tutti di facciata, ecc.), crolla quando vuole rappresentare i due temi che parrebbero stargli a cuore in questo film o per meglio dire in generale: la vecchiaia e il sesso: la prima resa con un pretenzioso, inutilmente eccessivo mettere in mostra la progressiva solitudine di Casanova, anche qui con trovate piuttosto pacchiane che ben poco hanno di sottilmente e raffinatamente poetico (un teatro vuoto; lui che è costretto a difendersi dalle offese di uno stalliere ma nessuno gli crede; il comparire esagitato delle rughe sul volto; e via così, prevedibilmente: insomma, come un impiegato che non ha mai visto un film pensa alla vecchiaia, e la rappresenterebbe se ne avesse i mezzi) mentre il sesso diventa un atto meccanico e un gorgo: ragion per cui Casanova fa sesso meccanicamente, ma anche qui è tutto di facciata, non ci vengono suscitati dentro seri interrogativi: semplicemente, si vede che è così; e per convincerci che è pure un gorgo Fellini mostra delle illustrazioni della donna dove al posto di una prevedibile parte del corpo si trova una specie di entità demoniaca - se questa è una sottile trovata metaforica poi! Fellini sembra sempre più un parveneu: è un artista (?) che mostra anzichè evocare: come quando mostra i propri distorti ricordi d'infanzia senza alcun mistero della memoria, della nascita, no, solo una messa in mostra volgare, in cui annulla l'arte stessa quale Mistero ma più semplicemente come clamorosa agnizione e ne fa un circense diario privato con cui pubblicizzare al mondo, che so, che ha tradito la moglie, e altre cose di interesse che dir minimo sarebbe congratularsi.

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