Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Quando si legge che in cabina di regia c'è il prolifico Frankenheimer si pensa ad un film robusto,in cui l'azione regna sovrana magari a scapito dello studio e della psicologia dei vari personaggi.E invece qui non c'è nulla di tutto questo.Qui c'è il ritratto di un uomo,sceriffo di un paesino sperduto, inaridito dalla sua professione e dalla sua vita privata(con moglie succube e figlia che sono ormai ridotti ad un dettaglio nella sua routine quotidiana)che conosce una ragazza giovane che gli fa perdere la testa.Ma lei lo prende in giro e lo fa precipitare progressivamente nell'abisso della disperazione e dell'illegalita',in maniera totalmente consapevole,lui sacrifica tutto se stesso in nome di questo amore impossibile.E'un film intenso ,laconico che vive di sguardi e di piccoli gesti quotidiani in cui un uomo di mezza eta'che si sta approssimando all'autunno della vita trova e si aggrappa ad una speranza di ringiovanire sotto forma di una Tuesday Weld che col suo sguardo farebbe innamorare chiunque.In questo film c'è anche un'acuta descrizione del profondo sud americano,di un paesino dove ci si conosce tutti per nome e in cui lo sceriffo è una sorta di fratello maggiore,non solo un tutore della legge.E c'è anche la bellissima I walk the line che da'il titolo al film (tradotto come al solito in maniera idiota)cantata insieme ad altre dalla voce inconfondibile di Johnny Cash che aggiunge altra poesia ad un melo'fiammeggiante che non sarebbe dispiaciuto a Sirk e che ha dalla sua anche un finale assolutamente memorabile.Peck è bravissimo in una interpretazione intensissima mentre la Weld è di una bellezza da togliere il fiato....
ok
bravissima nel ruolo della moglie infelice
bellissima e bravissima
intenso e misurato
ottima regia attenta alle sfumature
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