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La figlia oscura

Regia di Maggie Gyllenhaal vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La figlia oscura

di claudio1959
6 stelle

La figlia oscura film molto ben interpretato sopratutto dalle due protagoniste Leda Caruso oggi: Olivia Colman e Leda Caruso venti anni prima Jessie Buckley. Merita la visione anche se è un film imperfetto.

Maggie Gyllenhaal

La figlia oscura (2021): Maggie Gyllenhaal

Olivia Colman

La figlia oscura (2021): Olivia Colman

Dakota Johnson

La figlia oscura (2021): Dakota Johnson

Dakota Johnson, Olivia Colman

La figlia oscura (2021): Dakota Johnson, Olivia Colman

La figlia oscura Italia/Stati Uniti d'America/Israele 2021 la trama: Durante una vacanza di lavoro da sola su un’isola greca Kyopeli Leda Caruso rimane affascinata da Nina una giovane madre e la sua bambina, mentre le osserva sulla spiaggia. Colpita dal loro rapporto di totale complicità e dai suoi numerosi amici, Leda viene sopraffatta dai suoi ricordi più intimi e personali e dal senso di vuoto esistenziale dovuto alla difficoltà di essere una brava madre per le sue due figliolette. Un gesto compiuto in modo impulsivo sconvolge la mente di Leda e la sua mente già disturbata la fa vacillare emotivamente. Leda dovrà analizzare scelte “strane” che ha compiuto quando era una giovane ed inadeguata madre e le conseguenze di riveleranno devastanti. La recensione: La figlia oscura (The Lost Daughter) è un film drammatico scritto e diretto da Maggie Gyllenhaal grande attrice in “Secretary” di Steven Shainberg (2002), al suo esordio alla regia. Film tratto dal romanzo omonimo di Elena Ferrante. Casa di produzione In the Current, Pie Films Distribuito in Italia da BiM Distribuzione. Fotografia pastosa di Hélène Louvart. Colonna sonora tambureggiante di Dickon Hinchliffe. Maggie Gyllenhaal riesce a tirare fuori il meglio da ogni scena, in una storia che vale la pena raccontare, con personaggi moralmente imperfetti, con un grande spessore psicologico e sempre umani. Una curiosità: La protagonista “Leda Caruso" prende il suo nome dalla donna protagonista della lirica del poeta irlandese William Butler Yeats Leda e il cigno che si ispira al mito greco di Leda. Un film girato in modo abile con la tecnica sempre valida del flashback, con un montaggio alternato tra passato e presente di Leda Caruso docente universitaria a Cambridge interpretata ottimamente da Olivia Colman e da Jessie Buckley venti anni prima. Attrice di spessore già vista in due ottime pellicole: “A proposito di Rose” (Wild Rose di Tom Harper (2018) e “Il concorso” (Misbehaviour) di Philippa Lowthorpe (2020). Nina invece la giovane ragazza con figlia a carico è la figlia d’arte Dakota Johnson esordiente in “Pazzi in Alabama” (Crazy in Alabama) di Antonio Banderas (1999) aveva 10 anni in questo film girato con la mamma Melanie Griffith. Vista anche in: “A Bigger Splash”di Luca Guadagnino (2015) e “L'assistente della star” (The High Note)di Nisha Ganatra (2020). Un film molto ben sviluppato dalla regista debuttante, molto coinvolgente e ben narrato ed illustrato. Ci parla di gestione della solitudine, depressioni e male di vivere malinconico di una donna tutta sola, con i suoi pensieri ed una introspezione sul suo presente ed il passato della sua esistenza tutto molto ben elaborato e decostruito. La messa in scena è emotivamente fredda, ma ci lascia coinvolti in questa spirale di una mente che lucidamente analizza in modo maniacale ogni scheggia di “follia” ed è capace di arrivare alla fine alla soluzione e quindi trovare il modo di sciogliere tutti i nodi ed i rovelli psicologici. Un infinito susseguirsi di enigmi su una “Identificazione di una donna” come il bel titolo di Antonioni. Maggie Gyllenhaal riesce in ogni caso ad indicarci la via per una redenzione di Leda la protagonista. Le domande avranno le salvifiche e convincenti risposte, con uno sviluppo narrativo onesto e convincente ed un finale lineare ed aperto. Interpreti e personaggi Olivia Colman: Leda Caruso Jessie Buckley: Leda da giovane Dakota Johnson: Nina Peter Sarsgaard: professor Hardy Oliver Jackson-Cohen: Toni Paul Mescal: Will Ed Harris: Lyle

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