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Michael Palin: Travels of a Lifetime

Regia di Andrew Abbott vedi scheda film

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La recensione su Michael Palin: Travels of a Lifetime

di mm40
6 stelle

Around the world in 80 days, Pole to pole, Full circle e Sahara: i primi quattro documentari di viaggi affrontati da Michael Palin per la BBC vengono raccontati a distanza di un bel po' di anni (il primo risale al 1989, l'ultimo al 2002) dallo stesso attore-presentatore e da alcuni celebri colleghi come David Attenborough, Simon Reeve e Ade Adepitan.

Tutto ebbe inizio nel lontano 1989, quando quasi per scherzo l'attore comico Michael Palin, ex componente dei Monty Python, decise di seguire le orme di Phileas Fogg e ripercorrere il suo Giro del mondo in 80 giorni per una serie televisiva targata BBC; Palin era all'apice del successo (Un pesce di nome Wanda era il suo ultimo film) e l'iniziativa fu tanto spontanea quanto riuscita. Da quel momento in avanti, per trent'anni almeno, l'attore divenne un volto di punta del documentario di viaggio e la sua celebrità conobbe una nuova, fortunata stagione. In questo Travels of a lifetime Palin – con contributi di colleghi viaggiatori del calibro di David Attenborough, Simon Reeve, Ade Adepitan, Joanna Lumley, Ed Byrne – racconta i suoi primi quattro viaggi in altrettante puntate della durata di un'ora ciascuna: Around the world in 80 days, Pole to pole (in cui si spostò dal Polo Nord al Polo Sud seguendo sostanzialmente una linea retta di terra e pochissimo mare), Full circle (dall'Alaska alla Russia, seguendo la costa dell'est asiatico fino all'Indocina, all'Australia e infine risalendo dal Sudamerica fino all'Alaska: il circolo completo dell'Oceano Pacifico) e Sahara, naturalmente ambientato nel deserto africano. In pratica si tratta di un metadocumentario, un documentario su una serie di documentari. Interessanti soprattutto le parti in cui Palin legge dai suoi diari di viaggio e fa ascoltare estratti dai nastri che registrava durante le sue avventure attorno al mondo; in conclusione dell'ultima puntata l'attore classe 1943 dice di non avere più l'età per correre certi rischi, ma di non avere assolutamente perso la voglia di viaggiare. 6/10.

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