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Fatalità

Regia di Ninì Grassia vedi scheda film

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La recensione su Fatalità

di marcopolo30
1 stelle

Inqualificabile esempio di sottoprodotto della lavorazione della celluloide. Ridicolo e per niente originale il copione, scarsissimo il livello recitativo del cast tutto. Siamo persino al di sotto della già infima media dei film interpretati da Nino D'Angelo nel decennio precedente.

È esattamente con film come “Fatalità” che risulta impossibile non chiedersi quale mente sana possa partorire copioni di tal guisa. Quanto a originalità siamo qui dalle parti di un paio di Adidas comprate da un senegalese ambulante in spiaggia, e se ci aggiungiamo poi la consueta recitazione offensivamente sopra le righe di Nino D'Angeolo & soci ne vien fuori una situazione tanto gradevole quanto il restar chiusi in ascensore con un cadavere. E questo anche senza voler considerare idiozie e/o assurdità di copione grosse come case. Esempio #1: il marito manca da casa per settimane senza dare notizie di se ma la moglie non sporge denuncia e semplicemente 'si domanda' dove sarà. Esempio #2: Uscito dal carcere, Nino finisce a lavorare, con i milioni di abitanti che hanno Napoli e provincia, proprio nella nuova casa della moglie (ormai ex) di cui sopra. Il livello della produzione è poi davvero miserrimo, si pensi alla scena all'autogrill -fuori Roma, secondo la logica del racconto- nella quale D'Angelo ferma Paolantoni perché l'auto di questi è targata Napoli, ma quando la scena si allarga, facendo un minimo d'attenzione si possono leggere SOLO targhe Napoli. Insomma, sarebbe costato tanto trovare qualche auto targata Roma o andare a girare la scena in un autogrill del Lazio? E, onestamente, quando poi qualcuno giudica non dico positivamente ma anche solo con bonaria comprensione filmacci come questo, adducendo come causa unica il concetto di 'napoletanità', io resto di stucco. Anzi, fossi napoletano mi sentirei proprio offeso da tale idea di 'napoletanità', perché una cosa sono Eduardo, Totò o Troisi, altra cosa ben distinta Nino D'Angelo, Mario Merola o Gigi D'Alessio.

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