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Toilet

Regia di Gabriele Pignotta vedi scheda film

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La recensione su Toilet

di alan smithee
6 stelle

locandina

Toilet (2021): locandina

SKY CINEMA

Un ambizioso agente di commercio, di nome Flavio Bretagna, si trova a dover raggiungere il luogo di quello che sarà il contratto di vendita più importante della sua carriera.

Oberato di chiamate, e di problemi anche familiari, confortato solo dalla voce amica e gradevole, ma sempre troppo trascurata, della volitiva segretaria, Flavio lungo il viaggio in macchina avvertirà l’esigenza di recarsi urgentemente in bagno. Dopo aver perso un autogrill per distrazione, si trova costretto a fermarsi al successivo, che appare deserto e quasi abbandonato.

Nel fatiscente bagno della struttura, si renderà conto di essere rimasto chiuso all’interno. Intanto il tempo passa, e l’ora del fatidico appuntamento si avvicina.

Flavio occuperà il tempo a chiamare soccorsi, a tranquillizzare i suoi colleghi e capi, a cercare di districarsi tra le beghe familiari e le richieste risolute di una ex moglie sempre sul piede di guerra.

Rendendosi anche conto di non avere idea del luogo in cui si è fermato. Circostanza che renderà decisamente più complicata la missione di riuscire a recuperarlo in tempo per presiedere alla firma del suo fatidico e cruciale contratto di vendita.

Gabriele Pignotta

Toilet (2021): Gabriele Pignotta

Intanto lo stress da prestazione, e quello da vita troppo caotica e concentrata su un lavoro ingrato e spesso privo di soddisfazioni, rendono il prigioniero quasi un essere privilegiato, protetto dalle mura disadorne e devastate di quel luogo infelice che, tuttavia, a suo modo, si rivela quasi un guscio protettivo.

Impegnato nel suo quarto progetto di regia, il commediografo, attore, sceneggiatore e regista romano Gabriele Pignotta si misura con un vero e proprio “one-man-show” . Una disavventura diventa il metro di misura per rendere palese lo stress che divora i ritmi della vita moderna, in un epoca frenetica tutta dedita al risultato commerciale e alla conclusione di obiettivi sempre più impossibili.

Oltre alla performance “totale” del bravo artista, la vicenda si anima della voce inconfondibile di qualche noto attore come Francesco Pannofino (nel ruolo di un maresciallo dei Carabinieri incaricato delle ricerche dell’uomo), Vanessa Incontrada e Lillo Petrolo.

Gabriele Pignotta

Toilet (2021): Gabriele Pignotta

Il film Toilet si rivela da subito una sfida piuttosto complessa da gestire, e non solo per l’unità di luogo che caratterizza la location, solo in parte frammezzata da riprese a lungo raggio che servono anche allo spettatore per riprendersi dalla clausura forzata a cui è sottoposto.

La disavventura di quell’uomo, un po’ cinico e arrivista, descrive bene le atmosfere della modernità e della digitalizzazione che ci circondano, alla stregua di schiavi del risultato, impegnati nella ricerca di  risultati che paiono ogni volta più lontani.

Toilet è strutturato in modo nervoso e veloce, seguendo gli atteggiamenti del protagonista della vicenda.

Gabriele Pignotta ha il merito di dar vita a un personaggio mai alla ricerca della facile empatia da parte dello spettatore: il suo venditore di articoli sanitari è un uomo devastato da ansie di prestazione e da una ambizione che lo ha reso un uomo solo, abbandonato dalla moglie e dalla figlia e che si rapporta con il resto del mondo solo tramite il filtro di uno sterile cellulare.

La storia, concitata e frenetica, presenta qualche inevitabile forzatura, ma si rivela uno specchio piuttosto verosimile di quotidianità caotica, ove la velocità non permette più di godere di quei piccoli particolari che si riescono a cogliere solo con ritmi più blandi, nella loro purezza e genuinità.

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